Ragusa. La giunta comunale “low cost” e la patente di novità a tutti i costi. Chiavola: “Veramente è stato Dipasquale a ridursi l’indennità del 30 per cento”

Mario Chiavola“Fare passare a tutti i costi certi messaggi, quelli della riduzione delle indennità per intenderci, come se fossero nuovi o peggio ancora rivoluzionari, potrebbe risultare deleterio, quando non anche trasformarsi in una sorta di boomerang, per una nuova Giunta che si professa come quella del cambiamento”. E’ il consigliere comunale del Megafono, Mario Chiavola, a sottolinearlo dopo avere letto, nei giorni scorsi, che l’attuale esecutivo costerà di meno di quello precedente. “A parte che – dice Chiavola – le attuali cifre sono il frutto di una decisione necessaria e non presa in autonomia, come sarebbe stato opportuno per una Giunta che intende fregiarsi dell’appellativo “low cost”, qualcuno dimentica che anche la precedente Amministrazione comunale aveva già adottato provvedimenti di riduzione delle indennità, quelli sì presi in autonomia, in ossequio proprio alle difficoltà contingenti che stavano facendo respirare aria difficile alle casse comunali. E così l’ex sindaco Nello Dipasquale, nel maggio del 2012, aveva deciso di ridursi del trenta per cento l’indennità da primo cittadino. Come anche i componenti dell’esecutivo di allora. Lasciamo stare i discorsi concernenti il volontariato che, con l’utilizzo di parte delle indennità, alcuni di quella squadra avevano deciso di concretizzare (ognuno la beneficenza la fa in forma privata per come si sente e secondo le disponibilità che possiede) ma certo non si può dire che l’appellativo “low cost” non potesse già adottarsi in quel frangente, quando, tra l’altro, avevamo a che fare con un primo cittadino, parlo dell’ex sindaco ovviamente, che molto tempo addietro aveva sentito l’esigenza di annullare del tutto le auto blu, prediligendo tra l’altro una utilitaria vinta ad un concorso di beneficenza della Croce Rossa Italiana. Le mie sono riflessioni solo per sottolineare che ci si affanna a spacciare per nuove condotte e pratiche che nuove non lo sono affatto. Se poi vogliamo affibbiare, comunque, alla Giunta Piccitto la patente di novità, che ognuno faccia come crede. Però è opportuno che la verità venga a galla, in tutti i frangenti. Così come la verità di una Giunta, quella attuale, che non ha deciso affatto di ridursi le indennità ma ha preso una decisione in questa direzione solo perché costretta dall’impedire lo sforamento del patto di stabilità, come peraltro fortemente propugnato anche dai loro pseudo-alleati del movimento Città e dell’associazione Partecipiamo. Tutto ciò per amore della precisione”.

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