La Polizia di stato trae in salvo un uomo precipitato mentre volava con il parapendio a Chiaramonte Gulfi.

elicottero e volanteGli uomini della Squadra Volanti della Polizia di stato, hanno tratto in salvo un uomo che poco prima era precipitato con il parapendio nelle campagne di Chiaramonte Gulfi. Ieri sera un uomo dolorante e con respiro affannato chiama il 113 per chiedere aiuto riferendo di essere precipitato in una zona di campagna e di essere incastrato, ma subito dopo si interrompe la comunicazione poiché il suo telefono era scarico. Non c’è tempo da perdere, il soccorso deve essere immediato perché il sole era già tramontato e si faceva sempre più buio. Il 113 ha inviato sul posto 3 Volanti che iniziano le ricerche palmo a palmo della zona interessata, individuata grazie alla localizzazione satellitare mediante uno speciale software in dotazione alla Polizia di Stato ed allerta il Nucleo Elicotteri per l’invio di mezzo aereo.
Nonostante le difficoltà, gli agenti sono riusciti, in poco più di trenta minuti ad invidiare il luogo dove era precipitato il trentenne ragusano, ma adesso bisognava pensare al recupero ed all’assistenza sanitaria in quanto era molto dolorante ed aveva le gambe incastrate. Due operatori della Polizia sono riusciti a prestare le prime cure in attesa che 118 e Vigili del Fuoco giungessero sul posto. In pochi minuti la macchina dei soccorsi era già in piena funzione, considerato le forze in campo era già state allertate dalla sala operativa del 113. Come sempre, la sinergia tra i soccorritori è stato il punto di forza per riuscire a superare le difficoltà legate all’oscurità ed al terreno impervio. Dopo circa 45 minuti, il malcapitato è stato imbracato e con tecniche di soccorso speleologico, tirato su fino, alla prima strada utile dove potevano accedere i mezzi di soccorso.
Il personale sanitario, ha disposto subito l’invio al Pronto Soccorso in quanto si sospettavano diverse fratture agli arti inferiori. Per fortuna il giovane non è mai stato in pericolo di vita considerata l’immediatezza dei soccorsi ed a tutt’oggi si trova ricoverato all’ospedale “Civile” di Ragusa.
“La Polizia di Stato suggerisce a tutti gli sportivi, siano essi al mare o in campagna, di avvisare sempre i familiari sul luogo da loro scelto per le escursioni e di assicurarsi che il telefono cellulare per un’eventuale richiesta di soccorso sia efficiente”.

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