La Giunta municipale di Comiso, su proposta dell’assessore alla Pubblica istruzione Giulia Digiacomo, ha approvato la rimodulazione delle tariffe dei tickets per il servizio di refezione scolastica. Il nuovo provvedimento, che tuttavia si configura come proposta per il Consiglio comunale, prevede altresì due distinte fattispecie di esenzioni in materia di tickets per il servizio di cui si parla. Precisamente, l’esenzione per i nuclei familiari con reddito zero e i portatori di handicap.
L’articolazione e la ratio dell’atto deliberato sono state spiegate dallo stesso assessore Giulia Digiacomo: “Con la nuova regolamentazione appena approvata, si prevedono quattro fasce di reddito – ha dichiarato l’assessore Digiacomo -. La prima comprende i nuclei familiari con reddito fino a 10.000 euro e in questo caso è previsto un ticket giornaliero di 0,70 euro. La seconda, riguarda i nuclei familiari con reddito fino a 20.000 euro che pagheranno un ticket giornaliero di 1,30 euro. La terza fascia, è relativa ai nuclei familiari con reddito fino a 30.000 euro con un ticket giornaliero di 2 euro. Infine, nella quarta fascia, dove si trovano tutti i nuclei familiari con un reddito superiore a 30.001 euro, il costo del ticket sale a 2,50 euro. Sono esenti i soggetti il cui nucleo familiare abbia un reddito certificato pari a zero euro qualora, su apposita istanza dell’interessato, i servizi sociali del Comune certifichino una condizione familiare di particolare indigenza e bisogno. Sono allo stesso modo esenti i soggetti portatori di handicap la cui disabilità sia certificata dalle preposte strutture sanitarie pubbliche. Ritengo si tratti di un provvedimento che, in un momento di forte crisi economica che colpisce tutti ma in modo particolare le fasce di cittadini più deboli, venga incontro a reali e sentite esigenze contingenti che, se non risolve in modo esaustivo i singoli problemi, è però di aiuto concreto alle famiglie”.
Il sindaco Filippo Spataro, dopo aver rilevato la bontà della proposta dell’assessore Digiacomo ispirata a criteri di equità e di congrua progressione secondo i redditi percepiti, ha auspicato che il Consiglio comunale approvi senz’altro nel corso della prima seduta utile, il provvedimento deliberato dalla Giunta municipale.