Modica, la protesta di sabato delle somale. La replica: “Non abbiamo lasciato mai nessuno senza cibo”

imageLa protesta di sabato scorso delle sei donne somale con bambini, ospiti del Centro Babel di Modica, quando occuparono il Viale della Costituzione al Polo Commerciale(tre finirono in ospedale), lamentando di non avere da mangiare e qualcuna era stata messa alla porta, ha scatenato polemiche e, ha determinato risentimento da parte dei gestori della struttura che accoglie donne richiedenti asilo. “Continuiamo ad accogliere storie di grande dolore e sofferenza – precisano – ma anche di significativo riscatto, mai nessuno abbiamo lasciato privo di cibo o di acqua e mai nessuno è stato messo alla porta senza aver tentato tutte le possibili vie di promozione umana e relazionale. Sempre tutti abbiamo accompagnato. Chiediamo solo il rispetto, in questo momento, per la situazione delle donne somale di cui ha parlato la stampa in questi giorni, perché ogni storia sempre e comunque “merita un romanzo””. Il Centro si trova nella principale arteria della più grande area commerciale della città. Esiste dal primo marzo 2007 e ha accolto in questi anni decine di donne e bambini provenienti soprattutto dall’Africa centrale ma anche dall’Asia, in un faticoso cammino di riappropriazione della personalità e del proprio ruolo sociale e lavorativo nel mondo, attraverso il Progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) denominato, appunto, Centro Babel, del Comune di Modica per richiedenti asilo, rifugiati e beneficiari di protezione umanitaria, finanziato dal Fondo per le politiche e i servizi dell’asilo del Ministero dell’Interno. La gestione del progetto è stata affidata dal Comune di Modica alla Cooperativa “Il Dono” di Ragusa che ha chiesto alla Cooperativa Don Puglisi di Modica di svolgere, presso la struttura, servizi socio-assistenziali e di educazione professionale.

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