CpA Pozzallo. Confermato: è affetto da meningococco il somalo trasferito a Rimini

ospedaleE’ confermato: il giovane somalo trasferito a Rimini dal Centro di Pronta Accoglienza di Pozzallo, è affetto da meningococco, batterio molto trasmissibile, e da non pneumococco, che sarebbe stato meno grave. Sta meglio, invece, l’altro ragazzo somalo che era stato trasferito e ricoverato all’Ospedale Maggiore di Modica e poi al “Busacca” di Scicli per una malattia respiratoria malcurata, forse broncopolmonite. Sarà, infatti, dimesso nelle prossime ore e tornerà a Pozzallo. Restano gravi ma stazionarie le condizioni del 14enne, ricoverato in setticemia nel reparto di rianimazione all’Ospedale di Rimini per la meningite. Secondo gli accertamenti, il minore ha presentato i primi sintomi della meningite proprio ad Arezzo, giacché quando era partito da Pozzallo stava benissimo. Questo non esclude, comunque, possibili contagi tra i circa 270 clandestini ancora ospiti della struttura. Per questo, seguendo la procedura standard in casi del genere, è stata avviata dall’Asp 7 la profilassi antibiotica per i clandestini e per il personale di servizio e sorveglianza. Per escludere con certezza che possano esserci altri casi di meningite, si dovrà attendere lunedì prossimo, quando terminerà il periodo d’incubazione massimo che è di dieci giorni. I migranti sono stati autorizzati ad entrare e uscire dal centro dagli stessi sanitari dell’ Asp che escludono rischi per i pozzallesi. Lunedì, poi, si conoscerà il ceppo della meningite meningococcica che ha colpito il 14enne somalo: se di tipo A, B o C. Gli ultimi due ceppi, seppure rari, sono presenti ancora in Europa, mentre il primo è tipico solo dei paesi africani. Sul fronte sindacale, dopo l’ Ugl Polizia, col segretario provinciale, Enzo Cavallo, interviene anche Giorgio Pluchino della Silp Cgil. “Nei due grandi stanzoni del Cpa – scrive il segretario provinciale – un numero di persone ben superiore alla capienza prevista vive su materassini di gommapiuma da settimane e non da pochi giorni come dovrebbe essere in un centro di primo soccorso, senza contare gli altri 92 clandestini ospitati nella palestra della scuola “Amore” per evitare contagi. Nel frattempo dobbiamo sperare che non arrivino in porto altri barconi con il loro carico di migranti, perché finite le palestre di Pozzallo toccherà sennò a Ispica o a Modica”?

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa