“Abbiamo condiviso, e rilanciamo a livello locale, una serie di proposte di modifiche al Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e al relativo regolamento di attuazione così come individuato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori”. E’ quanto sottolinea il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Ragusa, Giuseppe Cucuzzella, chiarendo che sul delicato aspetto è stato anche istituito un gruppo di lavoro interprofessionale con la presenza dei rappresentanti dei consigli delle professioni tecniche (oltre agli architetti, dottori agronomi e forestali, geologi, geometri, ingegneri, periti agrari, periti industriali). Ma quali sono le richieste di modifica che, tra l’altro, sono già state inviate al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi? “Diciamo che si parte da una considerazione di massima – spiega il presidente Cucuzzella – e cioè che, nel corso degli ultimi anni, il quadro normativo del settore dei lavori pubblici è stato frammentato a causa di una serie di interventi con leggi omnibus che non hanno peraltro contribuito a superare le numerose problematiche dei testi originari. E’ stato sempre stigmatizzato, dal nostro Consiglio nazionale, questo modo di legiferare, che ha inevitabilmente alimentato una notevole confusione tra gli operatori del settore, puntando, al contrario, su modifiche organiche ai testi delle norme. Ecco perché le proposte di modifiche concentrano la propria attenzione su sei punti specifici. Quali? Chiediamo di aprire il mercato ai giovani e comunque ai colleghi che non siano titolari di strutture professionali di dimensione imprenditoriale. Chiediamo di rilanciare il concorso di idee e di progettazione, collegando la progettazione esecutiva agli esiti dei concorsi esperiti in fase preliminare. Il terzo punto prevede di ridurre i ribassi negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria con il criterio del prezzo più basso. E, ancora, di superare gli attuali limiti per l’affidamento dei servizi di progettazione e di verifica, ai sensi dell’articolo 48 del regolamento, ai liberi professionisti (affidamento senza previa dichiarazione del Rup attestante la carenza di organico delle stesse pubbliche amministrazioni). Chiediamo, inoltre, di garantire maggiore trasparenza negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, quando vengano adottate procedure con ampi margini di discrezionalità. E, infine, di superare gli errori della normativa e le contraddizioni tra Codice e regolamento, come ad esempio la soglia degli affidamenti fiduciari servizi di architettura e ingegneria”.
Ragusa. L’Ordine degli architetti condivide le 6 proposte di modifica al Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e al regolamento di attuazione presentate dal Consiglio nazionale
- Agosto 2, 2013
- 1:38 pm
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