Anche la città barocca soffre il trend negativo che sta attraversando la Penisola. Pochissimi turisti in giro per le stradine centrali, fanno capire quanto sia difficile il momento per le attivita’ di Ragusa Ibla. Un excursus tra i commercianti del centro denota un forte decremento di vendite rispetto all’anno precedente, quantificato attorno al dieci/venti per cento secondo l’attivita’ intrapresa. Così scopriamo che a soffrire di più sono gli esercizi legati alla ristorazione, trentasette in tutto tra bar, caffetterie e ristoranti. Sale da pranzo semivuote, salvo qualche rara eccezione. “E’ dura tirare avanti in queste condizioni” si lamentano alcuni.
La stragrande maggioranza di tutti gli esercizi insiti nel cuore di Ragusa Ibla sono locali presi in affitto o dati in gestione con prezzi che vanno da tre/quattrocento a mille e più euro al mese secondo le dimensioni del locale e la posizione occupata. “Anche se volessimo acquistarli -riferiscono- i proprietari non ce li venderebbero comunque”. Ad accentuare lo stato di crisi, il forte calo di turisti che visitano la città, soprattutto in concomitanza con la chiusura, per presunto inquinamento, dei tre villaggi turistici del litorale modicano che tra i pacchetti di proposte offerte alla clientela includeva gite serali a Ragusa Ibla che garantivano l’arrivo di cinque/sei pullman giornalieri e una presenza settimanale di circa tremila potenziali clienti.
Ragusa Ibla: la crisi morde, pochi affari anche per i commercianti della città barocca
- Agosto 6, 2013
- 11:56 pm
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