Adesione piena del comune alla manifestazione nazionale “No Muos”. Consiglio comunale aperto e nuove iniziative istituzionali a breve

no muos modicaPiena e incondizionata adesione e partecipazione del Comune di Modica – Sindaco, giunta e consiglio comunale- alla manifestazione nazionale per protestare contro l’istallazione del sistema satellitare, cosiddetto Muos a Niscemi e invito da parte del presidente del consiglio comunale Garaffa al Sindaco per mettere a disposizione, soprattutto dei giovani, dei bus per la trasferta; una riunione della conferenza dei presidenti dei consigli comunali della provincia di Ragusa per redigere un unico ordine del giorno contro la installazione delle parabole satellitari meglio note come Muos in contrada Ulmo nella sughereta di Niscemi e quindi passaggio alle conferenze dei capigruppo consiliari e quindi adozione del documento in seduta congiunta; coinvolgimento dei comuni siciliani e dei parlamentari regionali e nazionali per una manifestazione regionale su base istituzionale con la convocazione dei consigli comunali a Niscemi; avere piena conoscenza delle intenzioni del governo sulla scelta avendo a riferimento un documento inviato a suo tempo dall’assessore provinciale Giovanni Scucces, oggi consigliere comunale che lo ha, ieri, riproposto.
Queste sono le decisioni assunte e sintetizzate ieri sera al Presidente del consiglio comunale, Garaffa, al termine del civico consesso aperto per discutere sull’argomento “No Muos”; consiglio voluto dai comitati che sostengono questa vertenza.
Presenti 22 consiglieri la seduta si apre con la lettura di una nota da parte del Presidente del consiglio comunale Roberto Garaffa con la quale si promuove per venerdì 9 agosto una manifestazione nazionale a Niscemi e l’adesione della Città di Modica all’appuntamento. Presente il presidente del consiglio comunale di Pozzallo, Floridia e il consigliere comunale Azzarelli.
Il Sindaco, Ignazio Abbate rileva che gli interessi che si vorrebbero portare avanti non coincidono con quelli dei cittadini e della loro salute. La giunta municipale in un atto ha dato piena adesione alla manifestazione e contro ogni decisione che viene imposta dal’alto.
Questa è una vicenda subita con risvolti oscuri e che riguardano interessi internazionali che non collimano con quelli della gente e soprattutto con il legittimo diritto di tutela della salute. L’amministrazione sarà presente alla manifestazione con propri rappresentanti anche se per un concomitante incontro con l’assessore regionale al Lavoro, per problemi dell’occupazione sul territorio, non consentirà ad alcuni di essere presenti. La Città aderisce a pieno titolo. Il comitato No Muos di Modica, per bocca di un suo esponente, Armando Maltese, fa una cronistoria del movimento e rileva gli interessi internazionali attorno a questa iniziativa che contrasta con gli interessi dell’isola e dei siciliani dove si vuole fare turismo e tutela dell’ambiente. Fa una critica alla classe politica istituzionale, compresa quella di Modica, che non ha fatto abbastanza per contestare questa scelta.
Il Governatore ha tradito il movimento con la revoca del provvedimento che vietava l’installazione delle antenne. Una retromarcia che inquieta e certamente non condivisibile.
Il consigliere Vito D’Antona ricorda che il 17 aprile scorso il consiglio comunale di Modica, all’unanimità, espresse piena e convinta contrarietà alla installazione delle antenne. Oggi ci sono degli aggiornamenti e ha fatto bene il comitato a chiedere questa seduta del civico consesso. Bisogna riprendere quel documento votato in consiglio individuando nella controparte la Regione Siciliana e ribadendo il no alla installazione delle antenne. Propone in un consiglio comunale ordinario e alla luce dell’iniziativa del 9 agosto a Niscemi con la presenza di Sindaco e consiglio comunale e iniziare una interlocuzione con le altre città e propone al presidente del consiglio comunale e al sindaco ad invitare i sindaci, i presidenti e i civici consessi della provincia di Ragusa per esprimere una linea comune.
La battaglia oggi sarà più lunga di ieri per gli interessi che sono in gioco e discutere e votare un documento. D’Antona fa una cronistoria degli eventi che hanno caratterizzato il percorso delle iniziative contro l’installazione delle antenne: sospensione dei lavori, revoca dell’autorizzazione con parere favorevole del Tar appellato al CGA; oggi un parere dell’istituto superiore di sanità ha mutato la situazione tanto da spingere il Governatore Crocetta a revocare il divieto. Sarebbe necessario che si approvi una legge con la quale si vietino nel territorio siciliano le antenne Muos.
Il Presidente del consiglio comunale Garaffa, evidenzia, di avere già affrontato, stamani a Ragusa, con i presidenti dei consigli comunali una interlocuzione in questo senso, riscontrando solidarietà.
L’avv. Paola Ottaviano del pool di legali che assistono i comitati sottolinea che il procedimento amministrativo che consente l’installazione fa acqua da tutte le parti. Il parere dell’istituto superiore della Sanità non è un parere terzo e quindi non può costituire un riferimeto. La revoca della revoca di Crocetta ha interrotto un iter giudiziario che poteva avere sviluppi interessanti poche ore prima del verdetto del CGA.
Il Governatore non ha tenuto conto di altri autorevoli pareri espressi da esperti del settore come quelli del prof. Zucchetti.
Non esiste alcuna penale da pagare perché gli americani non hanno chiesto nulla in caso di mancata istallazione delle antenne.
Il consigliere Giovanni Scucces si era già attivato con gli organismi nazionali quando era amministratore alla provincia e solo il Ministero all’Ambiente ha risposto sostenendo che avevano delle perplessità sulla concessione delle autorizzazione visto che l’impianto sorge all’interno di una sughereta.
Propone di dare un indirizzo all’amministrazione per capire se i Ministeri competenti abbiano preso in esame le richieste avanzate a suo tempo. Chiede se il consiglio potesse riunirsi giorno nove agosto e approvare un documento da inviare all’ARS, al Governo della Regione e a quello nazionale.
Il presidente del consiglio comunale di Pozzallo, Gianluca Floridia riferisce della riunione dei presidente dei civici consessi della provincia invitati dal Presidente del civico consesso di Ragusa, Iacono dove è stata affrontata la questione registrando adesione alle iniziative che sono in corso. Quello di Pozzallo ha votato una sua mozione unanime sostenendo il No Muos che qui ribadisce. Necessaria un’adesione convinta e concreta come l’approvazione unitaria di tutti i consigli comunali della provincia.
Il consigliere Carmelo Cerruto ribadisce che il consiglio comunale non fa passerella, come denunciato dal rappresentante No Muos Maltese, ne ha bisogno di visibilità. Il civico consesso è in disaccordo con le decisioni di Crocetta e d’accordo con l’approvazione di una legge regionale che vieti in Sicilia l’istallazione delle antenne.
Il consigliere Armenia esprime a nome del gruppo Fare Modica esprime solidarietà e vicinanza alle posizioni del No Muos e dichiara che responsabilmente sosterranno la battaglia senza cercare passerelle. Non si può rimanere in silenzio rispetto a quanto sta accadendo in Sicilia dove si attenta alla sicurezza, alla salute e all’ambiente del territorio.
Peppe Cannella del No Muos dichiara la sua preoccupazione in quanto si è quasi certi che qualcuno abbia deciso di fare Muos.
Ogni azione di contrasto è stata demolita. Il comitato No Muos di Niscemi presidiano la base giorno e notte da dieci mesi e hanno impedito il completamento dei lavori.
I corpi degli attivisti hanno bloccato i camion; americani scortati dalla polizia e dai Carabinieri italiani per operare nel cantiere malgrado la revoca. Le conseguenze sono stati fermi sommari, multe e contravvenzioni.
Se un ragazzo che indossa la maglia No Muos a Niscemi e viene fermato senza documenti incappa in un fermo di polizia.
Questo è il quadro. Le istituzioni devono focalizzare questa situazione repressiva nei confronti dei movimenti di base. Bisogna andare a Niscemi per vedere cosa sta accadendo all’interno di una sughereta a sessanta chilometri da Modica.
I lavori sono stati iniziati senza autorizzazione; a chiunque altro sarebbe stato impedito dal farlo. L’impatto elettromagnetico delle parabole è devastante per la salute delle popolazioni. Il cono di azione passa in pieno sul territorio ragusano dove insiste l’aeroporto di Comiso. E’ l’ inizio della guerra elettronica e tecnologica. Tutte le istituzioni si dichiarano contro il Muos e intanto i lavori vanno avanti con la compiacenza dei governi nazionali e adesso regionale. Per fermare i lavori che stanno per essere ripresi bisogna porre in essere azioni concrete per fermarli.
Il consigliere Giorgio Falco della lista Modica 2013 condivide la battaglia del No Muos e si impegnano ad essere presenti alla manifestazione nazionale e auspica che il Presidente Crocetta possa condividere la volontà del popolo siciliano. Una rappresentante dei Forconi, Daniela Boscarino, auspica la redazione di un documento che questo comune assumerà una posizione contro il No Muos e invita il Sindaco a porre in essere azioni per la tutela della salute della collettività e faccia di Modica una città capofila contro la installazione delle parabole satellitari. Il Comune dovrebbe mettere a disposizione dei mezzi di trasporto per rendere agevole, soprattutto per i giovani, il diritto a manifestare.
Il consigliere Giovanni Spadaro ritiene che bisogna coinvolgere i deputati di tutte le aree partitiche; il PD è della partita ma è necessario coinvolgere gli altri gruppi all’ARS che dovranno essere contattati. Bisogna individuare, dunque, percorsi condivisi con tutti i partiti. Il consigliere Giorgio Modica a nome dell’Udc da la massima adesione a questa iniziativa.

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