Fava cottoia di Modica, si al presidio Slow Food

fava cottoiaIncontro per la costituzione del presidio slow food per la fava “cottoia” di Modica. Nel corso della riunione tenutasi nella sede della Soat, presenti il dirigente GianFilippo Antoci, Giuseppe Cicero responsabile dell’ASCA, il rappresentante di Slow Food regionale Francesco Sottile, Orazio Sortino della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Catania, e i produttori di fava del comprensorio, si è, infatti, convenuti per ottenere il presidio Slow Food per la fava “cottoia” di Modica. Sottile ha illustrato l’importanza di aderire al Presidio Slow Food, al fine di tutelare la biodiversità, i saperi produttivi tradizionali e del territorio, come stimolo ai produttori per incoraggiare l’adozione di pratiche produttive sostenibili. Gli agricoltori saranno autorizzati all’utilizzo del logo solo se sottoscriveranno il regolamento. Slow Food, inoltre, metterà a disposizione dei produttori, servizi di consulenza, comunicazione e assistenza tecnica tramite i suoi collaboratori nel territorio. L’ottenimento del Presidio, oltre che proteggere la fava “cottoia” di Modica, garantirebbe la conservazione del prodotto nel tempo, ne aprirebbe alle porte al mercato non solo locale e favorendo le vendite da parte del produttore. L’intervento di Sortino è stato incentrato sui pregi della fava “cottoia” di Modica a livello alimentare in quanto essa presenta un interessante corredo nutrizionale di macronutrienti quali carboidrati, proteine ed alcuni aminoacidi essenziali come lisina, valina, treonina e triptofano. “Interessante – ha detto quest’ultimo – è il contenuto di vitamine, in particolare quelle del gruppo B e PP . Per quanto riguarda i micronutrienti, la fava contiene importanti minerali quali calcio, potassio ferro e magnesio caratteristiche di primaria importanza nella dieta Mediterranea, oggi riconosciuto patrimonio dell’umanità dell’Unesco”. Sortino ha, altresì, rilevato l’importanza agronomica nella rotazione agraria ai fini della sostenibilità ambientale, alla conservazione e al ripristino della fertilità del suolo. Nella presentazione ha illustrato, attraverso una mappa, le contrade di Modica più vocate alla coltivazione della fava così come emerso da numerose ricerche scientifiche effettuate in questi ultimi anni dal Dispa, nel centro di ricerca di Modica. Al fine di ottenere il riconoscimento di Presidio Slow Food, è stata costituita l’associazione “Fava Cottoia di Modica” di cui fanno parte diciotto produttori e approvato il relativo disciplinare di produzione. La tipicizzazione della coltura, primo obiettivo del progetto, può costituire, infatti, un significativo “valore aggiunto” per il sostegno delle piccole e medie aziende agricole locali.

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