Si è svolto ieri, alla fiera Emaia di Vittoria, l’annunciato convegno sul tema “Se riparte il credito, ripartono pure le imprese”, organizzato dal Comune con la collaborazione dell’ente fieristico e della Cna. All’appuntamento ha partecipato il neo commissario straordinario della Crias, Filippo Nasca. Sono intervenuti il sindaco Giuseppe Nicosia, l’assessore Angelo Dezio e il presidente della Fiera Emaia Giovanni Denaro. Per la Cna c’erano il presidente provinciale Giuseppe Massari, il segretario provinciale Giovanni Brancati, il presidente territoriale Giuseppe Santocono e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. Hanno partecipato anche numerosi imprenditori, alcuni dei quali provenienti dai vari comuni della provincia. Nel corso del convegno la Cna ha consegnato al commissario della Crias un documento in cui sono contenute le richieste, esposte da Santocono nella sua relazione e dal presidente Massari nel suo intervento, che l’associazione di categoria porta avanti sulla questione del credito, in particolare sul ruolo che può avere in tal senso la stessa Crias. La Cna osserva che sono necessari almeno 262 passaggi prima di arrivare all’effettiva erogazione delle risorse del Programma operativo europeo. Un tempo infinito per le imprese. Un problema quasi insormontabile. Bandi troppo macchinosi, procedure eccessivamente farraginose. Per rendersene conto basta visionare gli ultimi due bandi relativi all’artigianato (il bando di selezione con procedura a graduatoria per investimenti, ricerca e infrastrutture e il bando con procedura a sportello) per trovare conferma. “E’ stato altresì precisato – affermano i vertici Cna – che a dire queste cose non siamo noi. Il conto è stato fatto dagli uffici del ministero dello Sviluppo economico, i quali hanno certificato che esiste un groviglio burocratico di norme, adempimenti, passaggi e pareri capaci di scoraggiare e fiaccare anche il più determinato degli imprenditori. Questo atteggiamento ha provocato e continua a provocare danni enormi alla nostra economia, soprattutto alle piccole imprese”. Una soluzione potrebbe essere quella di mettere una parte significativa di queste somme nel fondo di rotazione della Crias (come anche Ircac e Irfis) e cominciare a dare credito alle imprese. Rafforzando notevolmente il fondo di rotazione, molte domande di prestito d’esercizio e mutui ipotecari per investimenti, che giacciono inevase per mancanza di fondi, verrebbero finalmente soddisfatte. Si rimetterebbero in moto migliaia di imprese attualmente in difficoltà e si avrebbe liquidità a costi bassissimi. “Naturalmente – continua la Cna – i tassi d’interesse che applica la Crias vanno mantenuti invariati così come va mantenuto il criterio di affidamento che fortunatamente è lontano dalle logiche degli istituti bancari, cioè senza garanzie. Però, per quanto riguarda il credito d’esercizio, vanno aumentati gli importi da erogare (attualmente da 5.000 euro a 30.500). L’ipotesi che avanziamo è di nuovi “prodotti” che prevedano prestiti d’esercizio a partire da 10.000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro. L’attività artigianale è cambiata, da lavoro autonomo si è trasformata in impresa. Quindi servono prodotti di accesso al credito diversi, più confacenti alle nuove esigenze. Ovviamente vanno anche rivisti i periodi di rimborso, che devono essere sempre commisurati all’importo concesso ma non possono più essere minimo 25, massimo 29 rate mensili con quattro mesi di preammortamento. La proposta che avanziamo è minimo 36 e massimo 60 rate mensili senza nessun periodo di preammortamento. Naturalmente l’importo del finanziamento deve essere sempre determinato in base al volume d’affari che si evince dall’ultima denuncia Iva dell’impresa. Alle imprese artigiane serve liquidità a costi bassi e un poco più dilazionata nel tempo. La Crias, se opportunamente riformata e modernizzata, può diventare nuovamente protagonista del processo di industrializzazione dell’economia siciliana e del nostro territorio in particolare”.
Le richieste della Cna al commissario Crias durante il convegno di ieri a Vittoria “Se riparte il credito, ripartono pure le imprese”
- Agosto 7, 2013
- 12:39 pm
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