Dal 20 giugno scorso e’ partito l’iter, presso la Camera dei Deputati, atto a modificare le liberalizzazioni delle aperture domenicali dei negozi. Due proposte di legge, presentate da alcuni deputati e senatori del PD e del M5S, e una di iniziativa popolare sostenuta dai gruppi DNG d’Italia hanno consentito alla decima Commissione Parlamentare (Attività produttive, commercio e turismo) di preparare il testo base da far discutere in aula, per poi essere approvato dalle Camere(si spera), riguardante la modifica della legge Monti sulle liberalizzazioni degli orari delle attività commerciali e degli orari di apertura.”
Nella seduta della decima Commissione Parlamentare del 9 luglio scorso e’ stato deciso di nominare un Comitato Ristretto al fine di predisporre un testo unificato delle proposte di legge in titolo che possa essere adottato,successivamente, dalla Commissione come testo base da presentare in aula.
“Siamo sulla buona strada. Vi sono i margini di un’intesa a livello nazionale tra associazioni datoriali e gruppi DNG che rappresentano i lavoratori del commercio italiani. L’iter per la presentazione alla Camera della Legge che abolisce o modifica sostanzialmente le liberalizzazioni, preso in carico dalla Commissione parlamentare per le attività produttive, sta procedendo spedito e ritengo che entro l’anno potrebbe essere perfezionato ed approvato dal Parlamento.” Lo ha detto Giorgio Iabichella, sindacalista e coordinatore regionale del gruppo Domenica No Grazie, a margine dell’incontro del 5 agosto che ha visto a confronto i deputati del succitato Comitato Ristretto Parlamentare e i rappresentanti dei gruppi DNG italiani.
“I gruppi cosiddetti DNG (Domenica no grazie) sono nati in quasi tutte le regioni italiane per contrastare le aperture selvagge dei negozi durante i festivi e le domeniche. A Dicembre scorso partì anche da Ragusa e Modica il secco No alla liberalizzazione delle aperture dei negozi, organizzando manifestazioni presso i centri commerciali e promuovendo la raccolta di firme, poi sfociata nella proposta di legge che presto verrà discussa in aula dai parlamentari.”
“Le liberalizzazioni degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali – conclude Iabichella – introdotte dall’ultimo Governo Berlusconi in via sperimentale nel 2011, e successivamente confermate dal Governo Monti, nell’ambito della «manovra Salva Italia», si sono rivelate fallimentari, e letali per tanti piccoli negozi. Bisogna intervenire celermente.”