Modica Jazz Fest. Javier Girotto riscalda la platea di Cava Pietra Franco. La star argentina incanta con le sue continue performance

La penultima puntata di “Modica Jazz Fest” (stasera si chiude alla grande con Danilo Rea) ci ha regalato una star del jazz mondiale e non ha tradito le aspettative: Javier Girotto, clarinettista e sassofonista, compositore raffinato ed eclettico. Egli è inserito degnamente nell’album dei grandi artisti che oggi scrivono la storia del jazz a qualsiasi latitudine. Ne è stata una prova, a Cava Pietra Franco, la presenza massiccia del pubblico, rispetto alle serate precedenti, che non solo ha riservato delle standing ovation agli assolo e ai lunghi monologhi musicali di Girotto e della sua band (Alessandro Gwis al piano; Marco Siniscalco, al contrabasso; Michele Rabbia alla batteria) ma ha partecipato attivamente a scandire i ritmi con un Girotto allegro come una Pasqua a coinvolgere chi lo stava ascoltando.
Il bis “Ninna Nanna”, ha chiuso “in compartecipazione”, una serata tra le migliori del cartellone. Javier Girotto era venuto lo scorso anno a Cava Pietra Franco con un quartetto già di tutto rispetto e ieri sera ha presentato le sue ultime produzioni scegliendo qua e là dai CD di nuova edizione. Il suo sassofono rimane il tema centrale di ogni melodia che Girotto amorevolmente compone perché il resto gli faccia da degna cornice. Un resto composto da musicisti degni compagni di viaggio.
Gli “Aires Tango” che lo accompagnano da 19 anni non steccano una nota.
Un gruppo in piena simbiosi con quell’artista che fa delle folate musicali e del cambiamento del materiale musicale il suo credo. Il CD 10/15 datato 2009 è il miglior risultato della loro comunione.
E così è stato in “Pasiòn Albiceleste”, nel “Senso della Vita”, nel “Ponte della Memoria” ,in “Felliniana”,nella triste ma densa “Abuelas de Plaza de Mayo” dedicata ai bambini desaparecidos i cui nonni cercano l’esistenza. La romantica “La Luna” che ci riporta ai temi argentini e alle memorie di Girotto che visse esperienze musicali importanti nel suo Paese.
Com’è ormai tradizione, solita anteprima, con due giovani artisti del Conservatorio di musica L. Refice di Frosinone che ha presentato “ Forte vs Leo”. Un duo, chitarra e batteria, originale ed eclettico visto che ha deciso di fare dell’elettronica strumento per sperimentare musica estrema fatta di estemporaneità e innovazione. A non pochi sono piaciuti. Anche per loro ci sarà un futuro.