Non c’è peggio di sapere di essere presi in giro e fare finta di non capirlo. L’annuncio della Senatrice Padua, alla quale fa eco l’Onorevole Minardo, altro non è che la mistificazione di una delle più grosse prese in giro alla nostra comunità locale (mi riferisco a tutto il circondario). Facciamo un passo indietro di due anni. A settembre 2011 il governo Berlusconi, ministro della giustizia Nitto Palma, vara la legge di delegazione al governo per il riordino della geografia giudiziaria (uno dei principi della delega era la soppressione dei Tribunali aventi sede dei comuni non capoluoghi di provincia).
Dissi che si faceva sul serio e che, stante lo stato delle cose noto da più di sessanta anni, il Tribunale di Modica sarebbe stato soppresso. Invece di partire da questa considerazione, piuttosto ovvia, è cominciato un balletto stravagante, bizzarro, intriso di localismo e campanilismo. Le idee più insensate vennero fatte circolare (ricordate quella dell’allargamento ad est del circondario). Si arrivò al decreto legislativo (e ovviamente Modica era tra quelli da sopprimere). Ancora una volta, invece di fare le cose serie (vedere per esempio come affrontare da subito e per tempo la questione dell’utilizzo del Palazzo di Giustizia moderno, efficiente e servito) abbiamo perso tempo in operazioni demagogiche senza alcun costrutto (ricordate quella dei Tribunali Riuniti ? ..che oggi qualcuno ancora sbandiera?). Poi abbiamo rinviato tutto alla decisione della Corte Costituzionale che avrebbe dovuto fare vendetta e scempio del decreto legislativo (sappiamo come è finita).
Ai nostri giorni.
Viene annunciato che il Tribunale di Modica è salvo, e viene anche sbandierata una grande vittoria delle ragioni del territorio.
O chi dice queste cose (e mi riferisco ai nostri parlamentari) non sa di cosa parla (ed è plausibile visto la qualità media del parlamentare italiano..) o è in mala fede.
Che in qualche modo per un tempo limitato i locali del palazzo di giustizia di Modica sarebbero stati utilizzati era nelle cose, stava scritto den decreto in via generale e se ne era parlato con la Presidenza del Tribunale e nel Consiglio Giudiziario. Dire che a Modica resterà il “civile” è una bugia bella e buona. Sarebbe stata data la possibilità di continuare a trattare a Modica le cause civili già incardinate fino ad esaurimento (meno molto meno di una sezione distaccata) con l’ausilio dei servizi di cancelleria strettamente necessari.
Chi sostiene che questa sia una soluzione, sia pure provvisoria, non ha idea di cosa sia l’organizzazione giudiziaria e non si rende conto dell’impatto in termini di disagio e di criticità che comporta.
Non voglio entrare nei dettagli tecnici ma sollevo, a titolo di esempio, una questione: i magistrati impegnati a Modica lo faranno in via esclusiva e non saranno assegnatari di nuovi procedimenti che dovrebbero trattare a Ragusa? oppure avranno il doppio ruolo: quello ad esaurimento e quello delle sopravvenienze?
E gli avvocati? Faranno su e giù Ragusa Modica due tre volte a mattina?. E il Collegio? Per le cause incardinate dove si terrà a Modica o a Ragusa? ..e via discorrendo.
E i costi per il Comune di questa operazione? Il Comune dovrebbe garantire i servizi nel Palazzo di Giustizia, con costi sostanzialmente analoghi a quelli sin qui affrontati, solo per mantenere una gestione stralcio ad esaurimento?
Io da tempo faccio una proposta (ma bisognava lavorarci dall’inizio ..già da due anni fa per essere più precisi). Il Palazzo di Giustizia avrebbe potuto accogliere tutta l’area penale (procura, giudice per le indagini preliminari, dibattimento, polizia giudiziaria etc) con risparmio di spesa per il sistema giudiziario nel nuovo circondario giudiziaria e con minori disagi per utenti e avvocati.
Ma su questa proposta l’avvocatura modicana è stata fredda sin dall’inizio, eppure era la più praticabile. Non si trattava di una proposta per salvare qualche cosa ad ogni costo. Ma di una proposta di organizzazione del presidio giudiziario sensata, ragionevole e coerente con i principi di risparmio e di efficienza dell’organizzazione giudiziaria. E sapete quale era l’obiezione ? Modica non è attrezzata per la video conferenza al contrario di Ragusa. Come se attrezzare il Palazzo di Giustizia di Modica (che è modernamente cablato) per la video conferenza sarebbe stato nel terzo millennio un problema (in mezza giornata qualsiasi ditta specializzata viene ad installare impianti per video conferenze interplanetarie …)
Se siamo a questo punto e qualcuno è disposto ad accogliere con toni trionfali come una vittoria delle nostre ragioni e del territorio la polpetta avvelenata che ci ha preannunciato la Sen. Padua lo faccia pure, questa con le altre “minchiate” che abbiamo fatto in questi due anni e che ci hanno portato a questo punto.
Oramai forse è troppo tardi. Ma la battaglia per una divisione tra penale e civile nei due complessi giudiziari di Modica e di Ragusa possiamo ancora farla. Tutti insieme, nelle sedi competenti, con competenza, con la testa, con una chiara visione dei problemi dell’organizzazione giudiziaria e della sua complessità. Poi se volete (uso la seconda persona questa volta) fare festa per il risultato ottenuto ..beh fatela pure.
Tribunale di Modica: “Non c’è peggio di sapere di essere presi in giro e fare finta di non capirlo”.
- Agosto 11, 2013
- 11:10 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa