Riflessioni sulla politica italiana..a cura di Rita Faletti

matteo renziUna considerazione su Renzi, l’unico che nel desolante panorama politico attuale, possa, supposto che davvero lo voglia, cambiare le cose perché questo paese esca dalla stagnazione. Il giovane Matteo dovrebbe, innanzi tutto, non aver paura di essere definito, da molti schizzinosi ipocriti, il “rottamatore”. Essere rottamatore fino in fondo, cioè fare piazza pulita dei suoi compagni di partito, compresi i giovani che sono tali solo all’anagrafe, aiuterebbe molto alla rottamazione naturale di quelli che, nel PDL, sono tutto fuorché liberali e “liberi”, non perché sudditi di Berlusconi, anzi, il contrario, perché sudditi dello statalismo. Matteo dovrebbe però usare, oltreché la furbizia, di cui non è privo, soprattutto il coraggio, un coraggio da vero stratega di assalto. Quel coraggio che dimostrava di possedere quando scelse il verbo “rottamare” e che, mi pare, si sia un po’ affievolito. Renzi, più aspetta ad agire, più retrocede verso una inevitabile involuzione, risucchiato dalle varie “anime” del PDmenoelle, che stanno facendo di tutto per metterlo fuori gioco, con lo scopo di continuare, attraverso i soliti capi, a fare ciò che da sempre fanno, o non fanno, pur di conservare gli scranni. E Renzi si ricordi che, se non avanza, scardinando totalmente i gangli del comunismo, che non è vero che non c’è più, c’è ma è mascherato da progressismo, e che sono, nell’ordine: superfetazione della burocrazia, spreco del denaro pubblico per la sopravvivenza di posti di lavoro ed enti inutili quando non perniciosi, affidati a somari ignoranti e incompetenti, ultra potere di procure e magistrati, dipendenti anch’essi dello stato e, in quanto tali, spesso parassiti e pure incapaci, si ricordi che, per lui, non ci sara’ piu’ tempo.Renzi non abbia timore di una informazione di parte, livorosa e manettara. Renzi non tema di dichiarare che è necessaria una rivoluzione liberale, quella che Berlusconi aveva annunciato e promesso e mai realizzato, quella rivoluzione che gli italiani di buon senso auspicavano, e continuano a desiderare come unico antidoto al fallimento di tutto un paese. Matteo auguri!

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