Modica, ettari di carrubeti e oliveti distrutti dal fuoco in Contrada Lanzagallo

incendio lanzagalloE’ allarme incendi nel Comprensorio di Modica. I Vigili del Fuoco sono costretti a turni stressanti, difficili, a causa delle numerose chiamate che arrivano in centrale. I pompieri sono stati impegnati in un incendio in Contrada Lanzagallo. Sono arrivati appena in tempo per circoscrivere le “lingue” di fuoco che rischiavano di estendersi a diverse contrade dell’ispicese e del modicano. Nell’opera di spegnimento sono stati aiutati dai residenti che hanno ben indirizzato i vigili nel circoscrivere le fiamme, alimentate da un debole venticello di scirocco. Provvidenziale è stato un campo arato, che ha rallentato l’avanzare delle fiamme. Il notevole sforzo degli operatori su terreni accidentali, ha limitato l’estendersi dell’incendio. Sono andati distrutti diversi ettari di carrubeto e di oliveto, oltre a notevole vegetazione spontanea di macchia mediterranea. Ieri, poi, un vasto incendio si è sviluppato nella zona di Santa Maria di Focallo. I vigili del fuoco sono stati, anche in questo caso, impegnati per ore per domare il sinistro che ha ridotto in cenere, soprattutto, canneti e sterpaglie. Non si è “spento”, invece, ancora l’eco del vasto incendio del primo pomeriggio di lunedì in Via Santi Quaranta, al Quartiere Santissimo Salvatore, in centro storico di Modica, nell’abitazione di un tunisino pregiudicato che ha costretto all’evacuazione di quelle famiglie che risiedevano in un raggio di trecento metri. Personale Vigilfuoco è riuscito ad evitare che l’incendio si propagasse alle abitazioni vicine ed ha anche portato all’esterno due bombole di gas, che sono state coinvolte nell’incendio prime che scoppiassero. Le fiamme hanno interessato suppellettili ed arredi, nella cucina le travi in legno di sostegno della copertura che è crollata. Ieri mattina la Protezione Civile comunale ha transennato l’intera zona, dichiarando inagibile l’immobile. Sono in corso accertamenti da parte degli agenti del Commissariato, per cercare di capire se ci sia dolo e se l’impianto elettrico fosse a norma e, soprattutto, in quale contatore fosse allacciato.

foto giovanni antoci

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