NON CHIAMATELO PIU’ GRAN GALA’ DI FERRAGOSTO”. I CONSIGLIERI DEL MEGAFONO DI CHIARAMONTE GULFI METTONO IN RISALTO L’ESIGUO NUMERO DEI PARTECIPANTI ALLA TRADIZIONALE SERATA DEL 14

gran gala di ferragosto“Con circa 200 ingressi, quando un tempo si arrivava anche a 800, non si può più chiamare Gran Galà di Ferragosto”. E’ il commento dei consiglieri comunali di Chiaramonte Gulfi de “Il Megafono”, Cristina Terlato, Laura Picone e Paolo Battaglia, in merito alla tradizionale serata che, ogni anno, si svolge nel comune montano il 14 agosto. “Per mantenere questo termine – sottolineano i consiglieri comunali – occorre l’esperienza e l’abnegazione del personale comunale, indispensabile sia per l’organizzazione dell’evento che per la memoria storica dell’avvenimento stesso, ma l’Amministrazione non è riuscita ad individuare le somme per gli straordinari dei dipendenti”. I consiglieri di opposizione vanno oltre. “Anche l’avere affidato l’organizzazione della serata a gente di fuori e non ai chiaramontani, ha influito sulla non riuscita di una serata che ha riportato al minimo storico il numero degli ingressi, e non può l’Amministrazione dare colpa alla crisi, dato che tutti gli altri locali nel territorio chiaramontano dove c’è stata un minimo di iniziativa, come l’Akrille Klan, la pizzeria La Fontana, l’Antica stazione e la Valle di Chiaramonte, hanno lavorato tantissimo. Il nostro rammarico è quello di non essere stati chiamati dall’Amministrazione a partecipare all’approvazione del bilancio di previsione, dove insieme alle altre forze di opposizione avremmo potuto dare il nostro contributo per individuare le somme per gli straordinari dei dipendenti comunali. Se non ci fosse stato l’impegno delle associazioni e dei comitati religiosi – concludono – con eventi come la sagra dell’uva, la sagra della focaccia e quella degli antichi sapori, il flop dell’estate sarebbe stato ancora più cocente”.

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