Poco meno di 50 mila euro per «Ibla Buskers» e 16 mila euro per la festa di San Giovanni. Entrambe manifestazioni ”storiche” per Ragusa. La prima da poco ”maggiorenne”, è giunta quest’anno alla diciannovesima edizione, attira migliaia di turisti; la seconda, la festa del Santo patrono, tra sentita fede accompagnata da tradizione e folklore accoglie tutta la comunità religiosa, e chiude anche le ferie dei ragusani. Sui social network l’amministrazione comunale con il sindaco Federico Piccitto e l’assessore al Bilancio, Stefano Martorana, interviene in difesa delle scelte di finanziamento operate. Pochi i fondi disponibili, giostrati in modo da portare benefici a Ragusa, questa la linea del Comune. Ma non tutti coloro che erano stati contattati o si erano offerti per esibizioni artistiche gratuite hanno gradito i due finanziamenti. Insomma, le lamentele si basano sull’assunto: se soldi non ci sono, nessuno deve essere pagato oppure, se ci sono che ognuno ne abbia una fetta. Qualcuno ipotizza ”cambiali elettorali” passate all’incasso, altri chiedono quale sia la strategia dell’amministrazione comunale ed il potere reale dei ”delegati” che con gli artisti hanno condotto riunioni e definito accordi di massima. Il primo cittadino, Federico Piccitto, interviene nel dibattito, spiega l’utilizzo dei fondi della legge su Ibla – ”restano 200 mila euro che si possono usare per gli spettacoli a Ibla e nel centro storico” – e dice anche che ”servirebbe avere 8 assessori anche a parità di costo per seguire tutto per bene anziché riempirsi di deleghe; purtroppo la riduzione imposta agli enti locali ha fissato in 6 il numero massimo e diventa difficile seguire bene tutto, se poi aggiungete 5 soli dirigenti (e non abbiamo quello per la Ragioneria) in organico e l’impossibilità di fare contratti di collaborazione onerosa con esperti capite bene che è un miracolo far stare in piedi tutto. Stiamo facendo una fatica immane pur lavorando 12 ore al giorno e non lo dico per giustificazione ma perché è giusto che i ragusani sappiano da dove partiamo: nemmeno a farlo apposta si sarebbe riusciti a mettere così tanti ostacoli sul nostro cammino”. Chi si arrabbia obietta che sarebbe stato più onesto dire agli artisti di proporre i loro progetti in attesa di una valutazione e di una finanziamento. È l’assessore al Bilancio, Martorana a fare comprendere quale sia la strategia: ”Ibla Buskers è una delle pochissime manifestazioni per le quali la nostra città è conosciuta in Italia. Per ogni euro di contributo destinato a Ibla Buskers, altri 3-4 euro ritornano nelle tasche dei cittadini e rientrano nella nostra economia attraverso le strutture ricettive, i ristoranti e le altre attività collegate. Questa sarà la strategia dell’amministrazione, visto che qualcuno lo chiedeva: privilegiare le iniziative in grado di generare un ritorno anche economico per la comunità (grazie alla presenza di turisti e visitatori), oltre alla rilevanza culturale o sociale”. Fondi tolti ai servizi sociali per la festa di San Giovanni? No, sono fondi vincolati dalla Legge su Ibla e gran parte degli eventi comprese le Notti al Castello, sono state a costo zero per il Comune. «La mia impressione è che si voglia in tante occasioni polemizzare per forza, senza guardare oltre il proprio naso. Spero che tutta questa rabbia e queste aspettative possano presto tornare a dare impulso alla nostra città», conclude l’assessore Martorana.
Ragusa, contributi regionali solo per due eventi. La protesta va su Facebook
- Agosto 17, 2013
- 1:35 pm
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