ARRESTATI I 4 RAPINATORI DI ISPICA CHE AGGREDIRONO PADRE E FIGLIO NEL LORO APPEZZAMENTO DI TERRENO

DSC_0224DSC_0222La Polizia di Stato ha posto in fermo d’iniziativa quattro giovani ritenuti gli autori di una rapina perpetrata il 14 Agosto scorso in territorio di Ispica, nella quale erano stati aggrediti un quarantenne e il figlio  quattordicenne. Lo scrso 14 agosto come ampiamente riportato dal nostro sito, in Contrada Graffetta Graffolongo, a Ispica, si è verificata una inaudita rapina impropria in danno di due residenti, rispettivamente padre e figlio minorenne, i quali, alle ore 14.00 circa, nel tentativo di mettere in fuga quattro ladri di carrube trovati all’interno della loro proprietà, erano stati violentemente aggrediti a calci e pugni, anche mediante l’uso di pietre, e minacciati dai malviventi per nulla intenzionati ad allontanarsi dal posto senza il bottino che avevano già celato all’interno di alcuni sacchi caricati sulle proprie autovetture. DSC_0218DSC_0216E’ Accaduto che durante l’ aggressione, sui luoghi, transitava col proprio mezzo da lavoro, un vicino di casa della vittima che -alla vista dei malcapitati alle prese coi ladri- è stato anch’egli aggredito verbalmente e minacciato dagli stessi affinché si allontanasse, riuscendo nonostante tutto a mettere in salvo padre e figlio, facendoli riparare a bordo del suo autocarro. Solo a seguito di ciò l’aggressione veniva interrotta e i malviventi costretti alla fuga, portandosi via le carrube rubate poco prima.
Infatti, la P.O., alle ore 18.35 dello stesso pomeriggio si presentava presso il Commissariato di Modica ove veniva sentito dagli investigatori fornendo ulteriori dettagli. La parte offesa, che si presentava col volto tumefatto e spaventata per l’accaduto, era stata poco prima medicata per le lesioni patite, così come da referto medico rilasciato dal locale nosocomio. Si rappresenta che l’aggressione procurava al malcapitato altresì, la frattura di un dente, quale danno permanente.
Ma vieppiù, infatti, i malviventi, per impedire al figlioletto di quest’ultimo di annotare i numeri di targa dei veicoli con i quali stavano portando via la refurtiva, con efferata ferocia, lo bloccavano e mentre uno lo teneva fermo per il braccio, altro soggetto gli sferrava un pugno alla nuca, noncurante della giovane età della vittima, anch’esso refertato presso l’Ospedale di Modica .A seguito di tali accadimenti che ingeneravano notevole preoccupazione nella comunità ispicese, la Polizia di Modica effettuava nei giorni successivi al fatto delittuoso e sino alla data di ieri, numerosi servizi di perlustrazione e appostamento, anche in ore notturne, nelle contrade più isolate di quel territorio, che portavano, ieri notte, alla individuazione di un covo isolato, ubicato in Contrada Passo Naca, nelle cui adiacenze venivano notate le auto dei malviventi cosi come descritte dalle parti offese. Pertanto, con l’impiego di numerose pattuglie fatte convergere alle prime luci dell’alba sul posto, si decideva di fare irruzione all’interno della casa rurale, all’interno della quale si riteneva esservi la presenza dei soggetti, verosimilmente anche armati, autori del fatto delittuoso . Effettivamente, all’interno di detta abitazione sono stati trovati ed identificati 4 soggetti, identificati per Vasile Buzila di 25 anni, Mihai Buzila di 28 anni, Petrica, di 23 anni e Vasile Ciornei di 25 anni tutti rumeni e corrispondenti per età e nazionalità alla descrizione fatta dalle vittime rapinate. La perquisizione personale, estesa anche all’interno dell’abitazione ed ai veicoli, ha consentito, altresì, di rinvenire a carico dei medesimi alcune ricevute attestanti l’avvenuta vendita di carrube presso un deposito, nonché sacchi bianchi e danaro contante, quale prova che i predetti sono effettivamente dediti alla vendita di carrube di illecita provenienza. Nella loro disponibilità, altresì, all’interno dell’abitazione venivano rinvenuti un mannaia ed una mazza da Baseball posti in sequestro.
Immediatamente dopo, i rumeni sono stati condotti presso il Commissariato di Modica per il prosieguo delle indagini, ove sono stati poi tratti in stato di fermo di polizia a disposizione della Autorità Giudiziaria.
Dalle risultanze dell’attività investigativa svolta ininterrottamente dalla Polizia dalla data del fatto delittuoso sino ad oggi, per le prove acquisite all’interno dell’abitazione dei medesimi, e soprattutto per le altre acquisizioni in atti, che evidenziano l’efferatezza con cui era stato commesso il reato, anche in danno di un ragazzino, sono stati raccolti inequivocabili e gravi indizi di colpevolezza verosimilmente a carico del gruppo di criminali aduso alla consumazione di più fatti reato.
In specie meticoloso e tempestivo è stato il lavoro di ricerca e indagine svolto dagli investigatori per assicurare alla giustizia coloro che, per un bottino del valore di poche decine di euro, non hanno esitato a farsi largo con pugni e calci, in danno anche di un giovane minore. Preseguono le attività investigative volte ad accelerare la verosimile reiterazione di furti in aree agricole della zona da parte dei quattro rumeni.

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