La parte civile chiede la nomina di un altro perito, dopo che il primo consulente aveva, di fatto, attenuato la posizione dell’imputato, l’imprenditore modicano Francesco Polara, 46 anni, tanto che addirittura, potrebbe cadere l’accusa pesante di usura. Il collegio penale del Tribunale(presidente Antongiulio Maggiore, a latere Francesco Chiavegatti, e Vincenza Rada Scifo)si e’ riservato di decidere per il prossimo due ottobre. In sostanza, il consulente tecnico d’ufficio che effettuò la perizia volta ad accertare le presunte responsabilità a carico dell’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Pellegrino, avrebbe stabilito situazioni sostanzialmente contrastanti rispetto a quanto contestato dall’accusa che, sostenuta dal pubblico ministero, Gaetano Scollo, ritiene che l’uomo avrebbe concesso dei prestiti alla parte civile, un imprenditore di Modica, patrocinato dall’avvocato Giovanni Di Pasquale, praticando nei suoi confronti dei tassi usurai. Secondo il difensore di Polara, la perizia non ha tenuto conto di alcune somme erogate in contante, risultanti agli atti e che smonterebbero la tesi accusatoria, invertendo la situazione a favore dell’imprenditore-imputato. Sulla base di questo ragionamento, sarebbe quindi esclusa in partenza l’ipotesi dei tassi usurai. I fatti oggetto della denuncia si verificarono nel 2007.
Modica, usura contro imprenditore. Chiesta nomina di nuovo consulente
- Agosto 21, 2013
- 3:37 pm
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