L’amara e realistica interpretazione del decreto “Cancellieri”, quello che, in sostanza, sopprime una trentina di tribunali, compreso quello di Modica, e che aveva fatto “cantare vittoria” in un certo senso a politici e addetti ai lavori che hanno “letto” il decreto reso dallo stesso Ministro l’8 agosto scorso come una mezza vittoria per il Palazzo di Giustizia modicano. Dalla lettura della motivazione, infatti, appare chiaro che lo sbandierato risultato di permanenza del settore civile a Modica per il prossimo biennio non è certamente una soluzione interlocutoria in attesa di una revisione della geografia giudiziaria, ma la diretta conseguenza del fatto che l’amministrazione comunale di Ragusa non è riuscita a reperire spazi adeguati ed idonei a consentire l’integrale sistemazione del personale e dei servizi del Tribunale. Il fatto che sia mantenuta a Modica per non più di due anni un’appendice del Tribunale soppresso, non può essere interpretato come un successo di quanti si sono attribuiti i meriti di tale provvedimento. Invero rimarrà a Modica la trattazione degli affari ordinari civili pendenti, ossia cause quelle iniziate prima del 13 settembre 2013; il ramo del lavoro, delle esecuzioni e tanti altri settori, saranno trattati a Ragusa con le intuibili difficoltà per gli avvocati che, ovviamente, non avendo i dono dell’ubiquità’, non saranno in grado di gestire contemporaneamente due udienze in altrettanti strutture distanti tra loro circa venti chilometri. Un passaggio del decreto che va all’occhio e’ che ad ogni articolo emerge la dicitura di chiusura del Tribunale di Modica.
Tribunale di Modica. L’amara e realistica interpretazione del decreto “Cancellieri”
- Agosto 24, 2013
- 11:39 am
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