Pasolini torna a Scicli. L’attore hollywoodiano Willem Dafoe cittadino onorario Dopo Franco Battiato, un altro sciclitano illustre

Willem Dafoe a ScicliPierpaolo Pasolini e Scicli, nel suo destino. Due volte candidato all’Oscar, è nientemeno che Gesù ne “L’Ultima Tentazione di Cristo”, di Martin Scorsese. Willem Dafoe è diventato sciclitano, insieme a Franco Battiato. 58 anni, americano, l’attore è stato ospite della giunta Susino lungo una passeggiata che ha interessato il centro storico della città, per viuzze, calli e chiese. Protagonista di capolavori quali “Mississipi Burning”, “Platoon” di Oliver Stone, e della trilogia di “Spiderman”, Dafoe è attore di fama planetaria.
Ha recitato ne “Il Paziente Inglese”, “Nato il 4 luglio”, e reciterà anche nel prossimo film di Franco Battiato dedicato al compositore Handel. Dafoe è rimasto colpito dalla storia degli aggrottati di Chiafura, emancipati dalla condizione di povertà grazie all’intervento di Pierpaolo Pasolini, un intellettuale che con la propria penna pose il tema degli sciclitani costretti a vivere in grotta, sino a determinare il finanziamento di un nuovo villaggio dove i “chiafurari” si trasferirono. Fatto straordinario, Willem Dafoe sarà Pierpaolo Pasolini nel prossimo film di Abel Ferrara.

Da Cristo a Pasolini, Dafoe è uno dei volti più intriganti della cinematografia mondiale, e a Scicli, città pasoliniana, ha deciso di trascorrere le proprie vacanze prima di accingersi a calarsi nel ruolo di Pierpaolo Pasolini, il più grande intellettuale italiano del 900, che di Scicli ha scritto una pagina memorabile.
Questo il testo della pergamena consegnata dal sindaco Franco Susino e dall’assessore Vincenzo Iurato: “Dal freddo Wisconsin all’ardente Scicli, un viaggio, quello di Willem Dafoe, fatto di grandi successi, di grandi incontri, di grandi nomi celebri della cinematografia mondiale.
Scicli, luogo del mito e dell’incanto mediterraneo, fiera di poterlo ospitare in questa estate e, si spera, anche in altre, dà il benvenuto a Willelm Dafoe, un autentico mito del cinema contemporaneo”.

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