Scicli: Sabato incontro con Assessore Valenti

Sabato 31 agosto alle ore 11 l’on. Orazio Ragusa accompagnerà l’assessore regionale agli enti locali Patrizia Valenti a Scicli, nei locali di Palazzo Spadaro in via Penna, per affrontare la delicata questione dei liberi consorzi di Comuni. E’ importante – sottolinea Orazio Ragusa – ascoltare dall’assessore competente le linee guida su cui siamo chiamati a muoverci e capire quali azioni propedeutiche intraprendere. In base a quanto previsto dalla riforma, le Province saranno soppresse e saranno sostituite dai liberi consorzi di Comuni. Su questa questione è necessario fare chiarezza. Due sono i punti chiave da approfondire: la norma consente lo start-up dei Liberi consorzi dei comuni (ne definisce le modalità d’attuazione, come il numero degli abitanti che non può essere inferiore a 150 mila abitanti); le norme transitorie sulle Province che stabiliscono lo sfoltimento delle competenze, come il passaggio delle scuole ai Comuni. I Liberi consorzi di Comuni saranno enti di secondo livello: ogni Comune dovrebbe essere rappresentato nel Consorzio dal sindaco e da due consiglieri comunali, uno di maggioranza ed uno di opposizione. Dovrebbero essere gli stessi rappresentanti dei comuni ad eleggere, con voto ponderato (un voto vale in base ai cittadini che si rappresentano) il presidente e la giunta. In ogni caso, non avranno compiti di gestione, ma di programmazione. Propedeuticamente, i Comuni dovranno deliberare a quale Libero consorzio aderire. Su questo ultimo punto è necessario avviare un serio percorso di lavoro. Il Piano c’è, sottolinea Orazio Ragusa – ma è solo un punto di partenza. Il cammino che porterà al passaggio dalle Province ai liberi consorzi sarà una corsa ad ostacoli. E potrebbe protrarsi più a lungo del previsto. Il governo ha l’interesse a completare la riforma entro il 31 dicembre, così come previsto dalla legge. Ma una cosa è certa: il transito dai vecchi ai nuovi enti porta con sé problemi di varia natura. Bisogna fare tutto con grande attenzione, senza farsi sopraffare dalla fretta.