La crisi di valenza pluriennale che si è abbattuta sul nostro territorio e che ancora adesso produce effetti falcidianti sulla nostra economia esige una risposta strutturale che non può essere affidata, purtroppo, solo alle risorse e alle capacità emergenti dal nostra impalcatura politico-imprenditoriale. A dichiararlo congiuntamente sono il Segretario della Cdl Piero Pisana e il Segretario Confederale della Cgil Salvatore Terranova.
La profondità e l’ampiezza della crisi, che avvolge in un unico cerchio ogni settore produttivo, dall’edilizia al commercio, dalle pmi alle imprese di più ampia forgia, imporrebbero un diverso, mirato ed adeguato piano di sviluppo comunitario e nazionale, che allo stato non trova piena maturazione nella consapevolezza delle classi dirigenti europee e nostrane. In questo segmento temporale degli ultimi 6-7 anni hanno trovato, infatti, netta prevalenza nelle predilezioni politico- economiche dell’Unione Europea e della politica economica del nostro Paese misure di intervento improntate alla schietta austerità per fronteggiare gli effetti disgregatori della crisi, con la conseguenza di incancrenire il già diffusissimo malessere dei territori, delle imprese delle famiglie.
In assenza di politiche economiche strutturali connotate da meccanismi espansivi e di efficace lotta alla disoccupazione e alla inoccupazione, proseguono Pisana e Terranova, vengono promossi, a livello regionale, interventi tamponi per alleggerire la fame di lavoro dei giovani – la cui percentuale di disoccupazione supera le due cifre – , di chi è stato oggetto di procedure di espulsione dal mercato del lavoro a seguito di ristrutturazioni aziendali sotto concordato, di fallimenti e di forme di riconversione industriale o di chi, non più giovane, è semplicemente in cerca di prima occupazione.
In questo contesto di grave sfilacciamento del tessuto economico dei territori si innestano i “Cantiere di Servizio”, promossi dall’Assessorato regionale al Lavoro, coi quali lo stesso vuole, sperimentare in tutti gli enti locali della Sicilia le prime attuazioni del “Salario minimo di inserimento”.
In ragione della natura, delle finalità e delle metodologie di attuazione dei “Cantieri di Servizio”, che richiamano in toto le prerogative delle parti sociali, storicamente conoscitrici dello spaccato economico ed occupazionale del nostro territorio, Terranova e Pisana chiedono di convocare un incontro, al fine di sottoscrivere un protocollo d’intesa circa la tipologia di intervento dei programmi da realizzare, i criteri di selezione dei soggetti da destinare e le modalità di attuazione sociale di detti strumenti.
Modica, CGIL: Cantieri di servizio. Pisana e Terranova richiedono incontro all’Amministrazione Comunale.
- Agosto 31, 2013
- 5:09 pm
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