Modica, dissequestrata temporaneamente la scuola “Santa Marta”

fotoDissequestro temporaneo per la sede dell’Istituto scolastico “Santa Marta” di Via Vittorio Veneto. La Procura della Repubblica ha accolto la richiesta del sindaco, Ignazio Abbate, ed ha tolto i sigilli al primo piano del plesso al fine di consentire il prelievo degli arredi scolastici per trasferirli a Palazzo Sant’Anna, di proprietà dell’Ente Liceo Convitto, dove saranno, momentaneamente, destinate le cinque classi inibite a causa di “gravi carenze strutturali” e che accoglieranno circa 200 alunni delle Medie. Nel frattempo si sta predisponendo il progetto per la messa in sicurezza della struttura i cui lavori dovrebbero iniziare a breve con il rifacimento della copertura del terrazzo e la messa in posa di una guaina impermeabile per eliminare radice il rischio di infiltrazioni d’acqua piovana. Prevista anche una nuova pavimentazione e il controllo totale della staticità della struttura. Il tutto costerà 70 Mila euro, somma reperita e già stanziata dall’amministrazione comunale. I lavori saranno eseguiti, attraverso un appalto diretto con il criterio dell’urgenza, da un’impresa modicana, e dovrebbero cominciare verso fine settembre, quando la Procura provvederà al dissequestro consentendo l’accesso di tecnici e operai. Il sindaco conta di fare rientrare studenti e insegnanti entro il 2014. Al piano terra, invece, le lezioni si terranno regolarmente visto che non è interessato al sequestro. Previsti pure la recinzione del cortile annesso alla scuola, da mesi ritrovo di tossicodipendenti e giovinastri(lo aveva già chiesto lo scorso maggio il dirigente scolastico Piero Modica e l’eliminazione degli alberi lungo il marciapiede di via Vittorio Veneto dove si sono annidati migliaia di uccelli con grave nocumento per l’igiene pubblica. Presenti ieri mattina per il dissequestro, la polizia provinciale e lo stesso sindaco Abbate, che è il custode giudiziale nominato dalla Procura. Il primo cittadino ha annunciato che la “Santa Marta” sara’ esclusa dall’elenco dei beni alienabili del Comune. “Questa struttura – ha detto – non si tocca, almeno per i cinque anni sarò io ad amministrare la città”. Il sequestro era scattato ad inizio agosto nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura sulla base di una denuncia anonima di un gruppo di genitori che lamentavano rischi per la salute dei loro figli. Sono indagate sei persone, tra cui l’ex sindaco, Antonello Buscema.

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