“A sciuta ri San Gioggiu” per salvare il Tribunale. Modica, Nino Gerratana si manifesta indignato al vescovo

nino gerratanaC’è un basso tentativo di mescolare il Sacro col profano per vicende che bisognerebbe lasciare alla gestione della società o a chi si erge a rappresentarla nelle sedi istituzionali. Lo scrive in una lettera aperta al Vescovo di Noto, Staglianò, l’ex consigliere comunale di Modica, Nino Gerratana, preoccupato “che la civilissima Modica, piuttosto che indignarsi contro coloro che non hanno saputo svolgere adeguatamente il proprio dovere per evitare lo scippo di presidi di legalità quale il tribunale della città, si affida all’uscita straordinaria di San Giorgio per sperare in una improbabile revisione del decreto di accorpamento al tribunale di Ragusa”. Gerratana, insomma, non condivide un’ipotesi del genere. “So che chi si occupa di politica attivamente – aggiunge – non disdegna mai alcuna iniziativa volta alla promozione della propria immagine o comunque a far parlare di se, ma credo che le miserie umane non debbano mai potersi mescolare alla bellezza del Sacro, sia che si abbia fede che nel caso opposto, perché se si ha fede si deve avere grande rispetto per il sovrumano, se non se ne ha non ci si può contraddire affidando le proprie speranze in qualcosa in cui non si crede. Ma la società in cui viviamo, non ha più regole etiche e pur di mantenere immeritato potere, di continuare a godere di privilegi, di occupare posti che mal si addicono alle capacità di molti, si è disposti a tutto. Affido a Sua Eccellenza le mie speranze e quelle di molti miei concittadini che questo miserabile tentativo di far dipendere da un Santo le sorti d’una struttura cittadina, non abbia successo e che la Chiesa possa occuparsi di questioni più consone alla propria presenza nel mondo”.

Ci permettiamo di aggiungere a corredo della lettera di Gerratana, al massimo esponente della Diocesi di Noto, di cui Modica fa parte, sempre che non ci sia smentita che eventualmente pubblicheremo, che un componente del Comitato Pro Tribunale, che non è nel caso il consigliere comunale, Giorgio Modica, avrebbe personalmente parlato col Vescovo e che lo stesso avrebbe solo atteso una richiesta ufficiale del parroco per acconsentire. Questo è quanto ha più volte sottolineato durante il sit in davanti al Palazzo di Giustizia, proprio il consigliere Modica, facendo, alla presenza di numerosi testimoni, il nome di chi avrebbe contattato telefonicamente Monsignor  Staglianò.

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