Una denuncia all’Ispettorato provinciale del lavoro e all’Asp circa le condizioni lavorative in cui si stanno trovando gli ex dipendenti del soppresso Tribunale di Modica al Palagiustizia di Ragusa. E’ stata presentata nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali di categoria e l’Ordine Forense, mentre e’ stato sospeso il presidio contro la soppressione in Piazza Matteotti, cuore della città, dove per anni e’ stato presente un altro presidio per la legalità, la Compagnia dei carabinieri. C’e una pesante denuncia dell’onorevole Marialucia Lorefice, che a poche ore dall’effettiva applicazione della riforma, ha partecipato a un incontro alla Camera con il Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, presenti esponenti dei vari gruppi politici. La discussione doveva incentrarsi solo su otto dei Tribunali destinati a sparire (Modica non era compresa)e nello specifico per chiederne una proroga per tutte le pendenze. Il Ministro ha riferito che per lei “non è cosa piacevole chiuderli” ma ha l’obbligo in ogni caso di far applicare una legge entrata in vigore nella scorsa legislatura (votata da PD, PDL, UDC), e che “proprio per consentire al Parlamento di mettere mano alla riforma, essa diveniva efficace solo dopo 12 mesi dall’approvazione”. “Ho spiegato – dice la parlamentare ispicese del M5S – l’assoluta irrazionalità dei criteri adottati, che sanciscono l’indiscriminata soppressione degli Uffici Giudiziari di Modica, non comportando, lo ricordo, alcun risparmio per lo Stato, ma paradossalmente maggiori costi oltre un grave disservizio per i cittadini dei comuni interessati. Discutibile è stato il comportamento dei deputati del Pd e del PdL che hanno mostrato totale disinteresse interrompendo più volte la relazione. Al termine della seduta ho incontrato direttamente il Guardasigilli alla quale ho ribadito la necessità di affrontare la questione; ho, altresì, chiesto di rivedere i criteri secondo i quali si stabilisce la chiusura degli Uffici Giudiziari, tra cui quello riguardante il quantitativo di popolazione interessata, e di fare una nuova valutazione che tenga conto dell’efficienza dei tribunali”. La risposta del Ministro è stata vaga, un “vedremo” che lascia aperta ogni interpretazione. In questo momento le cause civili a Ragusa vengono rinviate al 2015: si provi ad immaginare cosa potrebbe succedere con l’arrivo delle nuove cause dei comuni di Pozzallo, Ispica, Modica, Scicli (tenendo anche presente che molti magistrati dell’ex Tribunale di Modica non confluiranno a Ragusa perché dovranno smaltire le cause pendenti). Il deputato nazionale Nino Minardo, che si è fatto promotore dell’incontro unitario dilunedì 23 settembre, alle 11, con il ministro alla Giustizia, e’ chiaro. “In occasione dell’incontro con il ministro, dovremo rappresentare un’unione di intenti per il bene della nostra comunità. Questa non è una battaglia di una parte politica o di un singolo parlamentare, una riguarda l’intero territorio. Nessuno, al contrario del messaggio che subdolamente si vorrebbe far passare, si è lavato le mani della questione Tribunale di Modica. Mi piace l’atteggiamento positivo della collega dell’opposizione (Marialucia Lorefice), che si sta spendendo senza personalismi per la difesa del presidio. Purtroppo non ci sono possibilità di salvare Modica, se non a costo di far saltare l’intera riforma. C’è la necessità di trasformare due Tribunali, in uno solo. Le due strutture distano soltanto dodici chilometri.
Soppressione del Tribunale di Modica. Denuncia all’Ispettorato del Lavoro e all’Asp
- Settembre 15, 2013
- 11:55 am
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