Vittoria. Il tavolo delle associazioni produttive convocato dal sindaco Nicosia, La Rosa non ci sta “Ancora una volta il consiglio comunale estromesso dalle scelte strategiche sulla città”

Andrea La Rosa consigliere comunale“Che un sindaco, dopo sette anni, decida di riunire finalmente tutte le associazioni di categoria attorno ad un tavolo, per valutare assieme a loro strategie e programmazione territoriale, ci può anche stare. Soprattutto se il sindaco si chiama Nicosia e se prima di prendere una decisione ha la necessità di rifletterci un po’ su, anche per un lasso di tempo così consistente, tanto la città può attendere. Che, però, il primo cittadino non senta l’esigenza di mettere il consiglio comunale a conoscenza di questo suo percorso, in qualche modo coinvolgendolo oltre che renderlo edotto di tali scelte, è un fatto politico-istituzionale che non può passare sotto silenzio e che riteniamo di una gravità estrema. Soprattutto perché si sta parlando del futuro della nostra città”.
E’ quanto rileva il consigliere comunale di Sviluppo Ibleo Vittoria, Andrea La Rosa, dopo avere preso atto dei contenuti emersi dalla riunione tenutasi venerdì scorso, convocata dal sindaco, con i rappresentanti del mondo produttivo. “Forse il sindaco dimentica – continua La Rosa – che i consiglieri comunali sono stati eletti dai cittadini, che la loro è una rappresentanza attiva e che quindi hanno bisogno di essere direttamente e indirettamente coinvolti, fornendo il loro appoggio o semplicemente idee o suggerimenti, rispetto ad un percorso che si intende delineare per i prossimi mesi, soprattutto quando si parla di opere infrastrutturali o di azioni tese alla crescita economica del nostro territorio. Ci saremmo attesi che il sindaco, così come ha unito le forze produttive della città, chiedesse il coinvolgimento delle varie forze politiche presenti in aula, a maggior ragione in un momento così difficile per l’intera cittadinanza, in cui molte famiglie sono ridotte sul lastrico, e altre vivono senza sapere cosa riserverà loro il futuro, temendo di potere superare, da un momento all’altro, quella soglia di povertà che determina la creazione di numerosi disagi. E invece, ancora una volta, Nicosia trascura le potenzialità di un consiglio comunale che continua a sopportare come se fosse una palla al piede. Mi dispiace per il sindaco, ma non è così. L’aula è un luogo di confronto, anche di scontro se necessario, è il posto in cui la città esprime le varie sensibilità politiche ed ha bisogno di essere sempre informata su ciò che accade. Spero che in futuro Nicosia, oltre a riunire, giustamente, le varie associazioni di categoria, senta l’esigenza di aprire un dialogo con tutte le varie realtà che il civico consesso è in grado di esprimere. Altrimenti, questo percorso rischia di trasformarsi soltanto in una presa in giro. E, sinceramente, non ne sentiamo il bisogno”.

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