Non c’era riuscito nemmeno Ferdinando I, che quando nel 1816 procedette al riordino amministrativo del Regno delle Due Sicilie, dimenticò la soppressione del Tribunale di Modica. Ci sono riuscite invece due ministre, Severino e Cancellieri “che con due biechi esecutori come il sottoscritto – dice con ironia il procuratore della Repubblica di Ragusa Carmelo Petralia – ed il presidente del Tribunale di Ragusa Giuseppe Tamburini, hanno dato vita ad una riforma importante e necessaria, che andava fatta davvero da tempo”.
Carmelo Petralia spiega le varie tappe che hanno portato all’unione delle due procure. “Innanzi tutto dobbiamo mettere in evidenza – dice – la grande convergenza di iniziative che si è realizzata in sede locale da parte del Comune di Ragusa e dell’Arma dei Carabinieri. Nonostante i ben noti limiti di budget, il Comune ha realizzato e ha in corso di realizzazione alcuni interventi sui locali già disponibili nella sede della procura al fine di adeguarli alle nuove esigenze. L’Arma dei Carabinieri si è invece occupata del trasferimento nei nostri uffici di tutti i dati sensibili, cioè computer, server e fascicoli della procura di Modica”
Gli interventi sui locali della procura hanno risposto alla esigenza di ricollocazione dei 3 nuovi magistrati (Francesco Puleio, Gaetano Scollo e Alessia La Placa, che si vanno ad aggiungere allo stesso Petralia ed a Marco Rota, Monica Monego, Claudia Maone, Serena Menicucci e Federica Messina), nonché di 14 amministrativi e 6 unità di Polizia Giudiziaria. “A Modica – aggiunge il capo della Procura iblea – operava anche personale non appartenente all’amministrazione della Giustizia che a vario titolo lavorava in procura: erano dipendenti del Comune di Modica e della Regione, che almeno per adesso rientrano nelle rispettive amministrazioni”.
Tra il reperimento di nuovi locali o l’adeguamento degli esistenti, è stato scelto proprio l’adeguamento. “Prima della fine dell’anno – spiega Petralia – dopo l’approvazione del bilancio comunale, ci è stato assicurato che saranno disponibili i fondi per interventi di più ampia portata, sempre nei locali della procura, per una migliore sistemazione del personale e una più razionale organizzazione dei servizi, con l’obiettivo finale di superare gli inevitabili disagi che si presenteranno per tutti, magistrati, personale amministrativo e utenti, in questi primi momenti di attuazione della riforma”.
Da qualche giorno, intanto, una parte delle unità amministrative lavora già a Ragusa, mentre un’altra parte è stata autorizzata a rimanere a Modica per cooperare all’organizzazione del trasloco. Da domani al massimo, comunque, lavoreranno tutti a Ragusa.
Petralia, infine, non manca di togliersi qualche sassolino, mettendo in evidenza come sia mancato, da parte di alcune istituzioni modicane, un messaggio fondamentale alla cittadinanza. “Non stava cadendo il mondo – dice il magistrato – e comunque quella dell’accorpamento dei due tribunali e delle due procure è una legge dello Stato che va rispettata. Alcune istituzioni modicane hanno abdicato, in questo senso, ad un compito direi educativo nei confronti dei propri amministrati, eccitando gli animi con sterili prese di posizione. E’ chiaro che ci sarà all’inizio qualche disagio in più per lavoratori e cittadini in genere, ma, a regime, l’unificazione degli uffici non potrà che rivelarsi proficua. Noi stiamo facendo tutto il possibile perché quest’ultimo obiettivo si realizzi, ma è indispensabile la collaborazione di tutti”.
Accorpamenti Tribunali. Il Procuratore della Repubblica di Ragusa si toglie sassolini dalla scarpa riguardo Modica
- Settembre 20, 2013
- 11:29 am
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