Il Comitato Pro Tribunale di Modica “redarguisce” il Procuratore Petralia

enzo galazzoCARMELO PETRALIA PROCURATOREIl Procuratore della Repubblica, Carmelo Petralia(a dx), con recenti, pubbliche dichiarazioni ha osservato che quella dell’accorpamento dei due Tribunali e delle due Procure è una legge dello Stato, che va rispettata, lamentando che alcune istituzioni modicane avrebbero abdicato, in tal senso, ad un compito educativo nei confronti dei propri amministrati, eccitando gli animi con sterili prese di posizione. Si è detto quindi fiducioso che, superati i disagi iniziali, l’unificazione si rivelerà proficua e che per la realizzazione di tale obiettivo si sta facendo tutto il possibile. Dichiarazioni cui è seguita la replica dell’ex presidente del consiglio comunale di Modica, l’avvocato Carmelo Scarso, ma che hanno suscitato un bailamme di polemiche. Il Comitato Pro Tribunale non è esente da una presa di posizione sostanziosa. “Le istituzioni modicane – dice il portavoce, Enzo Galazzo (a sx) – al pari delle altre del comprensorio, al fine di dare alle note rivendicazioni una rappresentanza unitaria, hanno aderito, alla costituzione del “Comitato Pro Tribunale Modica”.Tutte avrebbero quindi abdicato alla loro responsabilità educativa eccitando gli animi …! Concordo ovviamente sull’affermazione secondo cui le leggi dello Stato vanno rispettate ma dubito che il Procuratore ed io abbiamo letto la stessa legge. Se così è, osservo che la Legge n. 148/2011 ha delegato il Governo ad adottare … uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza. L’art. 8 del decreto legislativo n. 155/12 consente al Ministro, quando sussistono specifiche ragioni organizzative o funzionali, che vengano utilizzati al servizio del Tribunale accorpante gli immobili di proprietà dello Stato, ovvero di proprietà comunale adibiti a servizio degli uffici giudiziari e delle sezioni distaccate soppresse”. Galazzo cita poi l’articolo 10 dello stesso decreto dove si afferma perentoriamente che dal provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. “Nessuno ha contestato la riforma, divelto travi, interrotto servizi, occupato immobili. Al contrario, il “Comitato Pro Tribunale Modica” nella sua interezza, ha condiviso i principi di efficienza e di risparmio che ispirano la legge ma ne reclama l’attuazione. Per contro, il d.m. 8.8.2013, impugnato avanti il TAR di Catania, che autorizza l’utilizzo della struttura di Modica per due anni unicamente per la trattazione degli affari civili pendenti, non si muove in tale direzione ed anzi in clamoroso contrasto con essa. Ed allora, quali sarebbero state le sterili e diseducative prese di posizione? Quelle che denunciano la follia dell’abbandono dell’efficiente palazzo di giustizia di Modica inaugurato nel 2004 e costato dodici milioni di euro? o i maggiori costi, di almeno un milione di euro l’anno (per continuare ad ospitare uffici della la P.G., per il Giudice di Pace, per gli Ufficiali Giudiziari) che saranno imposti dall’individuazione di altri immobili su Ragusa per ospitare i servizi giudiziari di Modica e Vittoria? o quelle di denunciare le insufficienti condizioni di sicurezza sul posto di lavoro degli operatori di giustizia, con segreterie costipate anche da tre postazioni, destinate ad annullarsi con l’arrivo di altri cento dipendenti circa? o infine quelle che denunciano i gravi eventi che hanno visto arrivare nelle nostre coste migliaia di migranti e natanti carichi di droga? In tutta franchezza ci rammarichiamo per un ingeneroso, ingiustificato ed inopinato crucifige del Procuratore peraltro a pochi mesi (3 febbraio 2013) di sue dichiarazioni di ben altro segno”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa