“A rischio le somme del Piano di azione coesione per l’assistenza ai non autosufficienti.” L’allarma di Ust, Pensionati e Funzione pubblica della Cisl Ragusa Siracusa

gianfranco marino“Il prossimo 14 dicembre scade il termine per la presentazione dei progetti necessari per i finanziamenti del Piano di azione coesione; la progettazione è in ritardo e anche il nostro territorio rischia di perdere le somme già destinate.”
L’allarme viene lanciato dal segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, che, insieme ai segretari generali della Fnp e della Fp, Sebastiano Spagna e Gianfranco Marino, si è rivolto ai prefetti di Ragusa e Siracusa, oltre che ai sindaci dei comuni capofila dei Distretti socio sanitari, per un incontro urgente che faccia il punto dei progetti redatti.
“Già dallo scorso mese di giugno, quando la Regione emanò le linee guida, – dichiarano i tre segretari – abbiamo chiesto a tutte le amministrazioni capofila di poter concertare le azioni da promuovere per la progettazione prevista dai fondi PAC. Poche, in verità, sono state le risposte e questo, nell’imminenza della scadenza, lo riteniamo estremamente grave.
Lo stato di avanzamento progettuale – continuano Sanzaro, Spagna e Marino – è piuttosto articolato. Alcuni Comuni sono andati avanti, altri meno. Per questo chiederemo un incontro urgente che dia nuovo impulso alla progettazione.”
Il rischio, già più volte paventato dalla Cisl a tutti i livelli, è che la Sicilia perda consistenti risorse europee in favore di regioni più pronte e capaci di progettare e spendere.
“I fondi del PAC – aggiungono i segretari – sono risorse che servono a garantire servizi ai soggetti più deboli, come i giovani e gli anziani non autosufficienti. Ottanta milioni di euro, per tutta la Sicilia, che rischiano di andare oltre.”
Alla Sicilia sono stati assegnati, per il triennio 2013/2015, 104 milioni e 320 mila euro a sostegno della non autosufficienza e 128 milioni di euro per i servizi per la prima infanzia. Gli 80 milioni in gioco con la scadenza del 14 dicembre, sono la quota di quest’anno, precisamente 41,6 milioni per l’assistenza agli anziani non autosufficienti (soprattutto assistenza domiciliare) e 38,4 milioni per la cura dell’infanzia.
“Chiediamo di fare presto – concludono Paolo Sanzaro, Sebastiano Spagna e Gianfranco Marino – e che venga coinvolto il partenariato sociale di cui il sindacato è parte attiva e propositiva. Sarebbe veramente paradossale, oltre che drammatico, in un periodo di grave crisi economica e di risorse a disposizione degli enti locali, perdere queste ingenti somme.”

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