“L’IMPOVERIMENTO GENERALE DEL NOSTRO PAESE NON DEVE COGLIERCI DI SORPRESA. DOBBIAMO ABITUARCI A NUOVI STILI E MODELLI DI VITA”: IL PRESIDENTE NAZIONALE DELLE ACLI GIANNI BOTTALICO QUESTA MATTINA A RAGUSA PER TRACCIARE I TEMI CHE SARANNO AFFRONTATI DOMANI NEL VII SEMINARIO

Scirè, Bottalico, Cavallo, Cascone“Saremo più poveri. Abbiamo perso tanti di quei posti di lavoro che li recupereremo, se tutto va bene, tra dieci-quindici anni. Dovremo adattarci a nuovi modelli di vita, legati all’impoverimento generale del Paese. Sistemi e stili che siamo tutti chiamati ad adottare per evitare di disperdere la coesione sociale in un momento così difficile”. Parola del presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico, che, questa mattina a Ragusa, in conferenza stampa, alla presenza del presidente regionale Santino Scirè e del presidente provinciale Rosario Cavallo, con il segretario organizzativo Carmen Cascone, ha illustrato i temi forti destinati a caratterizzare l’appuntamento di domani mattina, a Villa Di Pasquale, quando si terrà il settimo seminario di formazione per dirigenti Acli sul tema “Disagio e nuove povertà nell’era della globalizzazione”. “Sono circa sette i milioni di persone – ha spiegato Bottalico – che oggi fanno i conti con la povertà assoluta. E, al contempo, ci troviamo innanzi ad altri milioni di famiglie che si confrontano con la povertà relativa, cioè quei nuclei che operano in una condizione border-line e rispetto ai quali basta un solo evento traumatico (la perdita del lavoro è quella più eclatante, ma anche separazioni, rovesci finanziari, investimenti sbagliati, etc.) perché si trovino invischiati nel drammatico calderone della povertà assoluta. Ecco perché abbiamo individuato, come Acli, tre grandi aree di riflessione su cui intervenire. Il tema del lavoro, intanto, perché riteniamo che questa oggi sia la scommessa più grande per tutti. Senza occupazione è impossibile immaginare qualsiasi prospettiva di futuro. Poi, il tema di un nuovo welfare, più appropriato e legato alle esigenze del territorio e con una nuova mutualità. Ma non dobbiamo dimenticare neppure la questione delle grandi riforme che per noi delle Acli sono essenziali, e per riforme intendiamo quelle istituzionali, dai partiti alla legge elettorale. Ad ogni modo, il principio di fondo che muove la nostra azione è quello del sostegno alla famiglia. Ecco perché presenteremo con il Caf proposte di carattere fiscale per agevolare e sostenere soprattutto i nuclei familiari in difficoltà”. Il presidente regionale Santino Sciré si è soffermato sul grande lavoro organizzativo svolto in provincia di Ragusa, in coincidenza con un evento particolare relativo alla vita delle Acli iblee, la conclusione del secondo mandato, dopo otto anni, del presidente Cavallo. Nel pomeriggio, infatti, si riunirà il Consiglio provinciale per eleggere i nuovi organismi direttivi. “Cavallo è una preziosa risorsa dell’ambito dirigenziale delle Acli – ha detto anche Bottalico – che sicuramente non ci lasceremo sfuggire. Sono qui a Ragusa anche per sostenere i nuovi vertici che da domani inizieranno il proprio percorso”. Oggi pomeriggio, il presidente nazionale Bottalico sarà ricevuto dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso. Il seminario di formazione per dirigenti Acli prenderà il via alle 9,30 a Villa Di Pasquale.

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