Pozzallo, scarcerato dal Riesame l’equipaggio della Gold Star. Resta “dentro” solo il comandante

avv. terranova ct 002Rimesso in libertà l’equipaggio della Gold Star, la cosiddetta “nave della droga”, tuttora sotto sequestro al Porto di Pozzallo e in attesa di avere una nuova destinazione per essere, probabilmente, smantellata. Il Tribunale del Riesame di Catania ha, infatti, accolto la richiesta del difensore, l’avvocato Giorgio Terranva del Foro etneo, anche se non totalmente. La custodia cautelare in carcere, infatti, e’ stata confermata solo per il comandante dell’imbarcazione, Shadi Suleiman, 32 anni, com’era prevedibile visto che si era accollato davanti al Gio di Modica, Lucia De Bernardin, le responsabilità dell’incendio provocato a bordo. Resta, quindi, rinchiuso nel carcere di Modica. Giovedì sera hanno, invece, lasciato lo stesso istituto penitenziario, Ahmad Dalileh, 42 anni, Abdulrahman Jalloul, 25 anni, Afranr Bachar, 25 anni, , Mustafa Jumaa, 25 anni, Hani Othaman, 30 anni, Ahmad Balkis, 49 anni, Jouy Munish, 24 anni, e Anuj Chauhan, 19 anni. Questi ultimi due, entrambi indiani, avevano dimostrato di essere sulla Gold Star solo per fare “training”, dopo avere concluso gli studi in India, mentre gli altri avevano detto di sconoscere il tipo di merce trasportata. La nave era stata sequestrata dalla Guardia di Finanza. Trasportava circa trenta tonnellate di hashish ma al largo di Pozzallo, nei pressi della Piattaforma Vega, vistisi scoperti, era stato appiccato l’incendio grazie all’utilizzo di alcune bombole da gas. Furono recuperate circa sette tonnellate di sostanza vietata, in parte “buona” e in parte bruciata. Solo a comandante fu contestato il più grave reato di attentato alla sicurezza della navigazione, per l’incendio.

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