La crisi del Governo era preventivabile. Onesti e disonesti, buoni e cattivi non potevano convivere a lungo, dicevano già a marzo i “puri di cuore” con facce vergate di ipocrisia. E poi si è aggiunta la sentenza che ha sancito la “delinquenza e criminalità” di Berlusconi, e che ha fatto precipitare la situazione. Beh, piccolo incidente di percorso il caso Berlusconi, predicavano dal PD sin dalla estate scorsa; bisogna separare le cose e applicare le sentenze, la legge è uguale per tutti. E’ una persecuzione continua da parte della magistratura politicizzata e militante sul leader del PDL, replicavano dall’altra parte della barricata Ora che è crisi, si cercano i colpevoli. E chi potrebbe essere se non Berlusconi, si ribadisce dal PD! Occorrerebbe – per usare il linguaggio della magistratura – aprire un fascicolo! E se lo si aprisse, vi scorgeremmo dentro il caos istituzionale, giudiziario, economico, sociale, morale, umano e relazionale. Troveremmo nel fascicolo le frodi di Berlusconi ma non quelle di De Benedetti; le escort di Arcore e le induzioni alla prostituzione; giustizia a doppio binario e frasi come quelle dell’ex magistrato Ingroia, del tipo apparse su tweet: “Io i berlusconiani prima li ho fatti condannare, poi li ho combattuti in politica”. E ancora troveremmo pensieri come quelli di Stefano Rodotà, candidato alla Presidenza della Repubblica, che considera la lettera degli affiliati alle Brigate Rosse sulla linea dell’alta velocità TAV “deprecabile, ma comprensibile” ; troveremmo il sistema delle tangenti di Penati(ex segretario PD di Bersani), il caso Lusi(ex Margherita poi PD), il caso Belsito(Lega), il caso Monte Paschi di Siena( quota PD) su cui è calato un velo di silenzio, tutti gli scandali sul rimborso ai partiti.
Certo, sono tutti casi differenti, ma con un comune denominatore: hanno portato l’Italia nel baratro economico, sociale, creando conflitti e tensioni al massimo dei livelli.
La lista sarebbe lunga, ma la conosciamo bene tutti.. La speranza doveva venire da un certo Movimento chiamato 5 stelle, ma questi signori, che dicono, certo, tante cose vere e giuste, lo fanno con le urla, il frastuono, con l’atteggiamento di chi ha la verità in mano. Loro aspirano al 100% dei voti e così faranno vedere di che cosa sono capaci. Quella apertasi è una delle crisi più difficili e complesse, dal punto di vista costituzionale, mai registratesi nella nostra storia repubblicana.
Ho sentito ripetere da mesi dai maggiorenti del PD che la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset era un problema che riguardava solo Berlusconi, e non poteva quindi avere conseguenze sulle sorti del Governo Letta. Fantasia! Ipocrisia!
Non c’è dubbio che per i vertici del PD Berlusconi è stato ed è un delinquente. Lui è il fondatore del partito degli “Impresentabili”- direbbe la giornalista Lucia Annunziata. Bersani non ha voluto, per tal motivo, fare con Berlusconi un governo, e alla fine ha dovuto lasciare; il Presidente della Repubblica Napolitano, di fronte al vuoto, ha facilitato la strada della responsabilità per le larghe intese tra l’ “Impresentabile” , il partito degli “Impresentabili” e il PD.
Il segretario del PD Epifani ha più volte ribadito che il PDL come partito non esiste, il PDL è una azienda, il PDL è Berlusconi, cioè il 30 % degli italiani che lo ha votato. Secondo questo ragionamento, ne è conseguito che colui che ha tenuto in vita il Governo Letta non è stato il PDL, che non esiste, ma Berlusconi. Poteva rimanere in vita un governo dove il 30% è rappresentato da un “delinquente”, fino ad ieri “impresentabile” e ora stato condannato in Cassazione e destinato a decadere prima ancora di votare la decadenza?
Come fa il PD a dire: non voglio il capo del PDL “delinquente impresentabile”, cui impedisco perfino di giocarsi l’ultima carta con la Corte costituzionale ed europea circa la costituzionalità della legge Severino, però voglio i suoi sostenitori , i suoi colonnelli, tenenti, e soldati,magari sempre con il naso turato, per evitare di far cadere il Governo e per amore all’Italia. O per amore alla poltrona? E se poi, atteso che il “criminale Berlusconi” oramai è fuori giuoco(?), perché tanto timore per nuove elezioni? Se il leader del PDL è un “criminale e delinquente” condannato dalla legge , e se il PD è quasi certo che gli italiani non lo voteranno più, il discorso dovrebbe essere di questo tipo: fiato alle trombe, in quattro e quattr’otto, porcellum o non porcellum, si vada al voto; tanto il PD prenderà il 51 % e così potrà governare senza più alcuna ossessione antiberlusconiana, portando l’Italia fuori dal baratro e rialzando il Paese dalle macerie in cui l’ha condotto il PDL.
Insomma perché aprire il fascicolo per vedere di chi è la colpa della crisi di governo e perdere tempo prezioso. Si vada subito alle elezioni, e se quel 30% degli italiani che ha votato Berlusconi cambia e vota PD, l’Italia è salva. Ma quali sarebbero le ragioni per cui il 30% degli italiani di centrodestra dovrebbe votare la sinistra? La superiorità etica, intellettuale, politica dei suoi uomini?
Ci vogliono statisti politici, non saltimbanchi, comici e giocolieri, moralisti a doppia misura, smacchiatori di giaguari e asfaltatori. Ma all’orizzonte non ne vedo. Speriamo spunti qualcuno! Siamo veramente nei guai!
L’OSSERVAZIONE DAL BASSO…………..DI DIRETTORE . E’ CRISI DI GOVERNO! SI CERCANO STATISTI POLITICI, NON COMICI E GIOCOLIERI, SMACCHIATORI DI GIAGUARI E ASFALTATORI, ADESCATORI E MORALISTI A DOPPIA MISURA
- Settembre 29, 2013
- 12:44 am
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