Il Tar di Catania, terza sezione, ha accolto il ricorso dei legali dei proprietari del Marsa Siclà di Sampieri, contro la revoca disposta dal Comune di Scicli dell’autorizzazione allo scarico del due agosto scorso, quando era stata decisa la chiusura della saracinesca del by-pass nel pozzetto adiacente alla stazione di sollevamento della frazione balneare. Si erano opposti al provvedimento gli avvocati Enzo Galazzo e Andrea Palazzolo, secondo cui non erano sussistenti situazioni di irregolarità e/o di pericolosità afferenti lo scarico dei reflui della società ricorrente, così come autorizzato dal Comune di Scicli con il provvedimento la cui revoca, per l’appunto, è stata impugnata. Le paventate interferenze con l’attività giudiziaria penale(la struttura turistico-ricettiva è coinvolta insieme a Baia Samuele e Marispica nell’inchiesta della Procura di Catania per traffico illecito di rifiuti)cui ha fatto riferimento l’ente civico all’atto dell’adozione della revoca, secondo il Tar, non hanno motivo di essere ritenute utili in quanto, comunque, in presenza di eventuali, possibili, esigenze di tutela ambientale o di correlate indagini di natura penale, la competente autorità giudiziaria ha tutti i mezzi per intervenire coattivamente ed immediatamente al fine di assicurare il rispetto della legge o delle possibili esigenze probatorie connesse alle indagini in corso. In questo caso è specifico il riferimento a Baia Samuele, struttura attigua al Marsa Siclà, tuttora sotto sequestro. Lo scorso 16 luglio, la Corte di Cassazione aveva, invece, dissequestrato quest’ultima struttura. In entrambi i villaggi turistici erano stati apposti i sigilli lo scorso 19 gennaio.
Revoca autorizzazione allo scarico del Comune di Scicli. Il Tar accoglie ricorso del Marsa Siclà
- Settembre 29, 2013
- 8:44 am
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