CAPITANERIA DI PORTO: RIMOSSO IL “BARCONE” DEI MIGRANTI SPIAGGIATO A SCICLI

unità spiaggiataLa Capitaneria di Porto di Pozzallo, a seguito delle buone condizioni meteomarine, ha organizzato le operazioni di recupero, trasporto, rimorchio ed alaggio del “barcone” utilizzato per lo sbarco dei migranti avvenuto sulla spiaggia al “Pisciotto”, che era poi rimasto insabbiato a circa 5 metri dalla riva del mare, costituendo un potenziale pericolo per la sicurezza e la pubblica incolumità di persone, bagnanti e cose nonché un altrettanto evidente pericolo per l’inquinamento marino, eventualmente causato da possibili sversamenti nello specchio acqueo circostante lo spiaggiamento degli olii residui, carburante, morchie, oli di sentina ed olii esausti ancora rimasti a bordo dell’unità.

La mattina dello sbarco ed il giorno successivo infatti, a causa delle avverse condizioni meteo, non era stato possibile effettuare le operazioni di recupero dell’unità, però, non appena migliori condizioni di vento e mare hanno consentito l’inizio delle operazioni da effettuare in sicurezza, la Capitaneria di Porto di Pozzallo – impiegando la propria motovedetta CP 2113 ed il battello GC A07, con la collaborazione del Nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Palermo, dei gommoni della Protezione Civile del Comune di Ragusa nonchè del fondamentale ed esseziale servizio garantito dal rimorchiatore “CITTA’ DI AUGUSTA” della società “AUGUSTEA S.p.A.” – è riuscita a coordinare, al meglio, tutte le difficili operazioni di recupero e rimorchio dell’unità spiaggiata, fino al definitivo alaggio ed immediato deposito presso idonea area all’interno del porto di Pozzallo.
Tutte le operazioni, conclusesi alle ore 19:30, hanno visti impegnati, in stretta collaborazione tra loro, gli equipaggi delle unità navali sopra elencate, personale da terra che coadiuvava l’opera dei mezzi navali, personale dei servizi tecnico-nautici del porto (ormeggiatori, piloti e rimorchiatori), dipendenti delle imprese portuali e personale sommozzatore dei Vigili del Fuoco, che, nonostante numerosi tentativi andati a vuoto, a causa della rottura dei cavi di rimorchio utilizzati, non si davano pervinti, tentando più volte di liberare l’unità spiaggiata e sprofondata nella sabbia, riuscendo infine alle 17:00, il disincaglio della stessa, il trasporto verso il largo ed il successivo rimorchio, in sicurezza, verso il porto di Pozzallo dove, la prontezza e perizia tecnica dimostrata dalla maestranze portuali, ne consentiva poi l’immediato alaggio e successivo deposito presso idonea area portuale.

Nel frattempo, alle ore 15:30 la motovedetta CP 304 della Guardia Costiera pozzallese, unitamente alla motovedetta CP 322 della Capitaneria di Porto di Siracusa, intervenivano a circa 45 miglia a sud est di Siracusa per soccorrere n° 130 migranti di nazionalità siriana, intercettati in navigazione su un ulteriore “barcone” diretto verso le coste siciliane, immediatamente affiancato per effettuare il trasbordo sulle motovedette intervenute di tutti i migranti, poi sbarcati nel porto di Siracusa.

La buona riuscita delle operazioni di rimozione dell’unità spiaggiata nel Comune di Sicili hanno messo ancora una volta in evidenza lo spirito di sacrificio, l’abnegazione e l’immediata e massima disponibilità di tutti gli operatori, maestranze ed imprese portuali, che, nonostante i numerosi impegni di lavoro, non hanno mai mancato di fornire il proprio prezioso contributo e la propria preparazione tecnico-professionale per coadiuvare, in ogni occasione, l’attività di soccorso e salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente svolta dagli Enti, Comandi ed Associazioni a ciò preposte.

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