I consulenti nominati dal pubblico ministero non hanno concluso le operazioni di sbobinamento delle intercettazioni per fare chiarezza sulle indagini legate alla maxi operazione antidroga “Torre Cabrera” eseguita dai carabinieri a Pozzallo nel mese di giugno del 2012 e che coinvolse una ventina di giovani del luogo. Di questi quattro sono già’ stati condannati(due col patteggiamento e tre col giudizio abbreviato). Sono quattordici gli imputati comparsi ieri davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, Antongiulio Maggiore, che già aveva avviato il processo a Modica. Si tratta di Giovanni Ammatuna, Graziano Arena, Danilo Arrabito, Giovanni Biazzo, Debora Borgia, Emiliano Cappello, Giovanni Davide Gambuzza, Sebastiano Morana, Carmela Paolino, Santo Randazzo, Lorenza e Mery Salonia, Samuel Scolaro e Alessia Spadola, tutti di Pozzallo di età compresa tra i 22 e i 32 anni. Sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di eroina. Nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, la maggior di loro, tutti figli di rispettabili famiglie pozzallesi, si erano detti estranei alle accuse, chiarendo le rispettive posizioni e dichiarando, in alcuni casi, che la droga era ad uso personale. Debora Borgia, 23 anni, è altresì accusata di delitto di morte come conseguenza di altro delitto per aver ceduto al giovane pozzallese Luca Arezzo la sostanza stupefacente che ne causò il decesso per overdose. Alla luce del fatto che i consulenti tecnici d’ufficio non hanno prodotto le trascrizioni, il magistrato ha aggiornato l’udienza al prossimo 21 ottobre.
Pozzallo, processo operazione “Torre Cabrera”. I periti sono in ritardo nelle trascrizioni
- Ottobre 4, 2013
- 2:51 pm
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