La Polizia di Comiso arresta catanese in trasferta per tentata rapina

DI MAURO Marcello Sebastiano (2)Ieri personale della Sezione Volanti e della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato di PS di Comiso interveniva per la segnalazione di una persona sospetta all’interno dell’Agenzia 2 della Banca Agricola Popolare di Ragusa, di Corso Ho Chi Min, a Comiso. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti notavano un individuo allontanarsi dall’istituto di credito che, alla vista degli operanti, tentava di darsi alla fuga. Prontamente bloccato, il soggetto veniva sottoposto a perquisizione personale in occasione della quale veniva rinvenuto, nella tasca destra esterna del giubbotto del medesimo, un taglierino con l’impugnatura in plastica di colore rosa mentre, nella tasca sinistra dello stesso giubbotto, si rinveniva una busta trasparente in plastica vuota, generalmente usata per contenere la spesa.  L’uomo identificato per Marcello Sebastiano Di Mauro,   catanese di 36 anni, veniva quindi accompagnato presso gli Uffici del Commissariato ove veniva sottoposto ai rituali controlli da parte della locale Polizia Scientifica, nel corso dei quali era dato rilevare che il medesimo presentava le mani completamente cosparse di colla (per uso comune) in modo tale da rendere difficoltosa la identificazione mediante la rilevazione delle impronte digitali.
Il 36enne catanese veniva successivamente individuato dal personale dell’istituto bancario intervenuto che era stato insospettito dal fare nervoso e dal contegno ambiguo dell’individuo che, per il tempo della propria permanenza all’interno della banca, tentava di celare il proprio volto sotto la visiera di un cappellino tipo baseball dallo stesso indossato.
Alla luce delle circostanze e degli elementi raccolti, il Di Mauro veniva tratto in arresto dai poliziotti intervenuti per i reati di tentata rapina e di fraudolente alterazioni per impedire la propria identificazione.
Concluse le operazioni di polizia, il Di Mauro, che vanta un notevolissimo numero di precedenti penali e di polizia, non soltanto per reati contro il patrimonio – su disposizione del PM di turno – veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, in attesa delle determinazioni dell’AG procedente.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa