Nonostante la strage di Lampedusa e i continui naufragi dei barconi nel Canale di Sicilia, non accenna a diminuire l’ondata di immigrati che dalle coste dell’Africa partono in direzione dell’Italia. Questa notte altri 400 migranti sono stati tratti in salvo in diverse operazioni dalle motovedette italiane che da giorni stanno operando incessantemente nel Canale di Sicilia. Un primo barcone con circa 80 persone a bordo è stato individuato mentre si trovava ancora nelle acque libiche ed è stato soccorso da un mercantile dirottato sul posto dalle Capitanerie di porto. I migranti sono stati presi a bordo e trasferiti a Pozzallo. Un altro barcone in precarie condizioni di galleggiabilità con oltre 250 persone a bordo, in gran parte eritrei, è stato avvistato nella zona tra Malta e Lampedusa dove venerdì scorso si è verificato il naufragio in cui sono morte quasi 40 persone.
A lanciare l’allarme nella tarda serata di ieri alcune chiamate da telefoni satellitari alla sala operativa del comando Generale delle Capitanerie di porto che hanno fatto scattare la catena dei soccorsi. I migranti in questo caso sono stati soccorsi dalle navi della Marina militare e da quelle della Guardia costiera che li hanno portati a Lampedusa. Un terzo barcone con altri 80 migranti a bordo è stato soccorso dalla nave Peluso della Guardia costiera, infine un barchino con a bordo sei tunisini è stato individuato da una motovedetta della Guardia di Finanza a circa 35 miglia a sud-ovest di Marsala.