Ispica, Barone: “Poniamo fine a questa catastrofica esperienza amministrativa”

pippo barone“Assistiamo increduli a quanto sta succedendo in questi mesi alle spalle della collettività ispicese. Non è bastato al Sindaco e alla sua maggioranza portare la città al dissesto economico, si è avventurato, in tattiche e tatticismi, ricorsi, controricorsi, ricorsi tardivi e/ o a giudici incompetenti e persino a pareri contenenti proposte di revocare e/o annullare delibere del Consiglio Comunale per non si quale obiettivo strategico”. Lo dice Pippo Barone di Libertà e Buon Gioverno, movimento politico presente al consiglio comunale di Ispica. Barone ritiene che da tutte queste azioni che hanno comportato dispendio di risorse che il Comune non ha e che potrà ricavare solo attraverso ulteriori tagli ai servizi per la collettività, hanno svelato l’incapacità amministrativa del Sindaco e della sua Giunta, che oggi, più che mai, è sotto gli occhi di tutti i cittadini a prescindere dalla loro appartenenza politica. “Fin quando ci sara’ l’attuale sindaco – aggiunge – la città rimarrà paralizzata, se non vittima dei suoi errori amministrativi; quindi prima si pone fine a questa esperienza amministrativa, prima la Città potrà dedicarsi alla sua rinascita economica e sociale. Il Sindaco infatti ha ormai perso il controllo della situazione, vive di espedienti e non è in grado di amministrare la città. Per questo il Movimento Libertà e Buon Governo e i suoi consiglieri lanciano l’appello a tutte le forse sociali, economiche e politiche della città perchè si pongano in essere tutte quelle iniziative necessarie a raggiungere l’obiettivo della chiusura immediata di questa disastrosa e disastrata pagina della storia di Ispica. Se le dimissioni immediate di tutti i consiglieri e l’intera Giunta sono condizione necessaria per ridare alla Città la dignità politica e sociale che merita, i consiglieri di Libertà e Buon Governo sono pronti a farlo restituendo ai cittadini la possibilità di darsi subito una nuova compagine amministrativa che possa porre le basi per la rinascita di Ispica”.

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