“Se si confonde una diffida con una proroga significa che non si ha nemmeno contezza di ciò che si è ricevuto”. Così il coordinatore di Idee per Ragusa Francesco Barone in merito alle lettere della regione che riguardano il Piano regolatore e l’abusivismo edilizio, “saltate fuori” martedì scorso dopo una richiesta di visione del consigliere Giorgio Mirabella. Invitando l’Amministrazione a rendere pubbliche le lettere, Barone entra nello specifico: “La lettera che porta il numero di protocollo regionale 19668 del 1 ottobre 2013, ha come oggetto “diffida per mancata emissione dei provvedimenti repressivi e sanzionatori in materia di abusivismo edilizio”, temi di cui è competente il consiglio comunale che invece non è stato minimamente informato dell’esistenza di questa missiva. Nella risposta del Comune alla nostra nota, inoltre, si legge un chiaro attacco agli uffici, che non avrebbero fatto il proprio dovere, quasi nascondendo le carte all’Amministrazione. La colpa, signor sindaco, non può essere sempre degli altri. E’ ora che quest’Amministrazione cominci a prendersi le sue responsabilità. Non è possibile che un assessore non conosca nemmeno la corrispondenza che arriva nel proprio assessorato. E consideriamo davvero scorretto che vengano tirati in ballo i dipendenti. Ribadiamo che nessuno sta dicendo che l’Amministrazione abbia colpe sul piano regolatore ma pensiamo che invece abbia commesso un grave torto nel non informare il consiglio comunale. Perché questo non è stato fatto? Tanto più che potrebbero esserci anche altre missive della Regione di cui città e consiglio non sono a conoscenza. Mi fa piacere, inoltre, che dopo tutto questo tempo si stia provvedendo a potenziare questo ufficio, dopo che il sindaco ha pensato solo a potenziare il suo staff”.
RAGUSA. L’AMMINISTRAZIONE CONFONDE UNA DIFFIDA CON UNA PROROGA E ACCUSA GLI UFFICI, BARONE: “UN FATTO INACCETTABILE”
- Ottobre 17, 2013
- 3:32 pm
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