Officine che operano in nero e atteggiamento prevaricante delle compagnie assicurative. Anche per questo gli autoriparatori della provincia di Ragusa sono in crisi. La Cna propone una legge di iniziativa popolare per sanare le anomalie

Vincenzo CanzonieriIl settore dell’autoriparazione sta subendo in modo significativo le conseguenze della crisi. Qualche settimana fa è stato rilevato come nella nostra provincia il parco auto circolante non sia per nulla giovane. Questo potrebbe far pensare che meccanici, elettrauto, gommisti e carrozzieri abbiano un’attività intensa e dinamica dei loro servizi. Non è così. Nei fatti, invece, sono diminuiti i fatturati di molte imprese del settore autoriparazione, così come il personale delle stesse in diversi casi è stato licenziato. Come mai? Innanzitutto, la crisi ha agevolato l’asfissiante concorrenza delle diverse officine che operano in nero. A questo, da qualche tempo, si è sommato anche l’atteggiamento prevaricante delle compagnie assicurative. Le stesse, oltre a invitare in modo quasi vincolante i propri assicurati a riparare le auto presso una rete personalizzata di attività fiduciarie (officine che spesso offrono prestazioni a tariffe non proprio in linea con i prezzi di mercato), liquidano i sinistri direttamente ai loro clienti. Questi o non riparano la loro auto, intascando i soldi che servono per i bisogni della famiglia, oppure iniziano a girare per le varie officine cercando di ottenere la riparazione al prezzo più basso possibile. “Spesso il mezzo – dice Vincenzo Canzonieri, presidente dell’Unione Cna Servizi alla Comunità, con il responsabile provinciale Giorgio Stracquadanio – viene aggiustato alla meno peggio da autoriparatori che operano in nero e ad un prezzo stracciato. E’ veramente singolare: attività che hanno investito in capacità, professionalità, qualità, imprenditorialità, formazione, tecnologia, sicurezza nel lavoro, organizzazione, che consegnano un lavoro garantito, sono mortificate e umiliate da chi possiede un portafoglio significativo di utenti dell’automobile e sfrutta una leva importante, tanto da poter determinare qualsiasi condizione (facciamo presente che assicurare un qualsiasi mezzo è obbligatorio). Di quale libertà di mercato stiamo parlando? Le compagnie assicurative sono nate per assicurare, le imprese di autoriparazione per riparare i mezzi di trasporto. Ognuno deve fare il proprio lavoro: le assicurazioni devono liquidare i sinistri quando vanno liquidati, i carrozzieri – piuttosto che i meccanici, gli elettrauto o i gommisti – devono aggiustare le auto. Il tutto deve avvenire alla luce del sole: liquidando il sinistro a chi ripara l’auto il quale rilascia regolare fattura”. Per affermare questo semplice principio, la Cna presenterà una legge di iniziativa popolare e avvierà un raccolta di firme tra imprese e cittadini per sostenerla e promuoverla ai vari livelli istituzionali. Il contrasto al tanto vituperato risarcimento in forma specifica passa da questa proposta.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa