Calcio, Coppa Italia Dilettanti. Rinviata di una settimana Siracusa-Modica

Salta la gara di ritorno di Coppa Italia tra Siracusa e Modica in programma domani al “Nicola De Simone”. La partita, infatti, e’ stata rinviata, su richiesta della società ospitante, a mercoledì 30 ottobre. Il Modica, dunque, potrà lavorare secondo il canovaccio abituale e, infatti, ieri la squadra ha riposato dopo la vittoria casalinga contro lo Scordia. Una vittoria irta di polemiche con i tifosi che hanno disertato la tribuna assistendo al match da una collinetta sovrastante lo stadio. Su questa vicenda c’è, comunque, una visione contrastante, nel senso che ci sono sostenitori che non la pensano come il gruppo ultras. “Non possiamo – precisa uno di questi sul Sito rossoblù di Rtm – chiedere l’impegno ai ragazzi che scendono in campo e poi guardare la partita dalla collinetta. Non possiamo insultare l’allenatore Catania solo perché qualcuno ne fa una questione personale che nulla ha a che fare col calcio. Non si può insultare un presidente che negli ultimi due anni ci ha dato la possibilità di tifare ancora per la nostra squadra. E soprattutto non mi faccio usare da chi ha obiettivi che col calcio non c’entrano niente”. La situazione e’ molto tesa e, comunque, appare ingiusto colpire insistentemente un allenatore che, poi, alla fine, ti può guardare negli occhi perché vince una partita messasi male grazie a tre sostituzioni azzeccate. Riguardo le annunciate dimissioni del presidente, Piero Cundari, sono molto discutibili. Il massimo rappresentante del Modica poteva e può ancora entrare nella storia del Modica Calcio come il primo presidente non modicano a portare in alto i colori rossoblù. Farebbe parte dei pochi che ancora oggi intere generazioni ricordano, Orazio Rizza, Carlo Catania, Rosario Macauda, Antonio Aurnia. Abbandonando la nave, diventerebbe uno “schettiniamo”. Cundari e’ un personaggio che agisce d’istinto ma è anche un uomo capace di riflettere a fondo e stavolta lo deve fare prima di perdere il confronto anche con coloro che continuano a stimarlo.