La protesta dei lavoratori del Consorzio Universitario Ibleo, Chiavola “Massima solidarietà a chi opera in seno al Cui”

mario chiavola“Massima solidarietà ai lavori del Consorzio universitario ibleo. Ma si faccia attenzione ai bersagli che si intende colpire. Il Comune ha fatto sì la propria parte ma non si può individuare il responsabile di ogni problema in un ente come la Provincia che attende che sia la Regione a legiferare sul suo futuro”. E’ quanto dichiara il consigliere comunale di Megafono, Mario Chiavola, a proposito delle proteste di questi ultimi giorni riguardanti il personale operativo in seno al Cui. “Le dichiarazioni fatte dal commissario straordinario Ap, Giovanni Scarso – prosegue Chiavola – mi sono sembrate molto opportune se si considera che stiamo parlando del capo di un ente le cui sorti restano ancora in attesa di sviluppo, così come per le altre Province della Sicilia. Aggiungo, piuttosto, che non bisogna, però, minimamente pensare al fatto che si possa utilizzare l’istituto lavorativo del part-time per i lavoratori del Consorzio, padri e madri di famiglia. Piuttosto, sia loro garantito un futuro dignitoso. E a proposito di dignità e della protesta delle mamme a palazzo di viale del Fante, inviterei il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, a prendere esempio dal collega modicano, Ignazio Abbate, che ha caricato i costi dei disabili della propria città sulle spalle del proprio ente, per di più a costo zero, in attesa che si risolva la questione complessiva. Potrebbe essere una soluzione efficace per tamponare. E anche noi dell’opposizione saremmo disponibili a contribuire se Piccitto manifesterà l’intenzione di procedere in questo senso”.

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