L’atteggiamento vessatorio di Riscossione Sicilia al centro della formale richiesta d’incontro che il presidente della Cna territoriale, Giovanni Colombo, con il segretario organizzativo Carmelo Caccamo, ha inviato al sindaco, Ignazio Abbate, al presidente del Consiglio comunale, Roberto Garaffa, e ai capigruppo consiliari. La Cna di Modica evidenzia che si tratta di una questione centrale non più rinviabile. “Stiamo parlando – affermano Colombo e Caccamo – di un comportamento che contribuisce ad alimentare la preoccupazione del nostro tessuto economico sano già depresso da una crisi economica senza precedenti. La cosa singolare è che Riscossione Sicilia è una struttura societaria quasi interamente di proprietà della Regione Sicilia. Dal rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio 2011, redatto dalla Corte dei Conti nel giugno scorso, si evince come tra il 2009, 2010 e 2011, la ex Serit, in provincia di Ragusa, ha notificato cartelle per un importo di 550 milioni di euro. Dietro questi numeri ci sono persone in carne e ossa, aziende in difficoltà, drammi umani. Non stiamo parlando di evasori, di attività che operano nel sommerso, ma di famiglie e imprese che in poco tempo sono state travolte dalla crisi, incapaci a pagare regolarmente tasse e contributi, a cui vengono notificate cartelle esattoriali caricate di sanzioni, interessi e aggi. La ex Serit, però, in questi tre anni, ha riscosso meno del dieci per cento delle somme messe a ruolo, non riuscendo a centrare gli obiettivi della propria mission. Quindi, la ex Serit, oggi Riscossione Sicilia, malgrado abbia stressato famiglie e imprese, non è riuscita a riscuotere neanche il dovuto per sostenersi economicamente. Riscossione Sicilia, nata l’1 settembre 2012, è già in difficoltà finanziaria. Chi copre le perdite? La Regione? Oltre il 90% dei ruoli è ormai inesigibile”.
La Cna di Modica chiede che non si continui a tormentare famiglie e imprese con nuove notifiche, ingiunzioni, fermi amministrativi, ipoteche che bloccano l’accesso al credito e compromettono la regolarità contributiva (Durc). “Si impedisce di fatto alle imprese di lavorare – aggiunge Colombo – investire e riscuotere il dovuto. Questo atteggiamento sta già soffocando sia l’economia sana, sia il bilancio della Regione. Le imprese vogliono pagare ma non possono sopportare un carico opprimente di sanzioni, interessi e aggi, fortemente influenzati da fenomeni anatocistici (interessi su interessi). La nostra associazione di categoria ha approfondito a lungo questa tematica e si è impegnata nel corso di questi mesi a sensibilizzare gli enti comunali della nostra provincia. Ecco perché chiediamo un incontro all’Amministrazione comunale per affrontare il problema e stabilire insieme i passaggi necessari da fare per arrivare alla convocazione di un apposito Consiglio comunale che approvi misure concrete a sostegno delle imprese come è già stato fatto in diversi comuni della nostra provincia proprio su iniziativa della Cna”.
La Cna di Modica ha chiesto un incontro a palazzo di Città per affrontare la questione dell’atteggiamento dell’ex Serit e programmare la convocazione a tema del Consiglio comunale
- Ottobre 24, 2013
- 12:58 pm
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