RAGUSA. UNIONI CIVILI, L’ADOZIONE DEL REGISTRO AL CENTRO STAMANI DELLA SEDUTA DELLA COMMISSIONE AFFARI GENERALI CONVOCATA DAL PRESIDENTE GIANLUCA MORANDO: “SERVE DIBATTITO AMPIO”

Gianluca MorandoL’adozione del registro delle Unioni civili da parte dell’Amministrazione comunale di Ragusa è un passo troppo importante perché non ci sia un confronto aperto sul tema a tutte le sensibilità presenti in città, dall’associazionismo al mondo religioso. E’ quanto decretato, stamani, dalla seduta della commissione Affari generali convocata dal presidente Gianluca Morando che aveva in elenco proprio il suddetto ordine del giorno. Alla presenza del vice sindaco Massimo Iannucci, che ha preso atto della linea emersa in commissione, il presidente Morando ha fatto in modo che potesse essere visionato il regolamento, schema tra l’altro ricavato sulla falsariga di documenti simili tratti da altri enti locali territoriali, e che potessero essere espresse le varie posizioni dei gruppi rappresentati in Consiglio. “Diciamo che il problema principale venuto fuori – spiega Morando – è comprendere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale rispetto alle ricadute effettive che ci saranno nelle attività predisposte dall’ente comunale al momento dell’adozione del registro. Ad esempio, nel momento in cui sarà attivato il registro delle Unioni civili, l’Amministrazione comunale si adopererà per una modifica di tutti gli altri regolamenti comunali? E su quali settori inciderà? In quello dei Servizi sociali, della Pubblica istruzione? O cos’altro? E in che termini? Ecco, è proprio per rispondere a questi e ad altri interrogativi che la commissione ha chiesto all’Amministrazione comunale di valutare l’opportunità di avviare un confronto aperto con la città che tenga in considerazione tutte le voci presenti nel nostro ambito sociale. Siamo consapevoli che si arriva a questo punto dopo una petizione sottoscritta da 350 cittadini, così come previsto dal nostro Statuto, ma al contempo, proprio per la relativa esiguità dei proponenti, riteniamo opportuno che ci sia la possibilità di un dibattito più approfondito a Ragusa prima che lo strumento in questione approdi in aula per l’approvazione definitiva da parte del consiglio comunale”.

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