L’Associazione Anffas Onlus Sicilia congiuntamente con Anffas Onlus Nazionale raccogliendo con attenzione il grido di allarme che arriva dalle persone con disabilità e loro genitori e familiari relativo al forte disagio da loro vissuto in riferimento alla mancata o alla inefficace erogazione del servizio “trasporto” e “assistenza specialistica” in capo all’ Ente Locale Provincia e quindi riferiti agli studenti con disabilità iscritti negli Istituti Superiori di secondo grado, chiedono con assoluta urgenza l’apertura di un confronto con la Regione Siciliana per valutare ogni conseguenza e ogni possibile soluzione in ragione dell’applicazione dei provvedimenti adottati dall’Autorità Regionale.
Inoltre, fatto proprio l’impegno a collaborare con i rappresentanti di tutte le istituzioni, hanno sollecitato il presidente della Regione , Rosario Crocetta e gli Assessori Regionali, Patrizia Valenti (Assessore alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica) e Ester Bonafede ( Assessore alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro) ad un incontro immediato che veda partecipare i rappresentanti istituzionali di tutte le province siciliane al fine di valutare la situazione su tutto il territorio dell’Isola, definire le possibili strade percorribili e coordinare le azioni mirate alla soluzione del problema. L’ Anffas onlus Sicilia congiuntamente con Anffas Onlus Nazionale adotterà ogni iniziativa utile perché a tutte le persone con disabilità e alle loro famiglie siano garantiti: il diritto allo studio, i servizi di assistenza specialistica e il trasporto, diritti riconosciuti per legge, tutto ciò perché non debbano essere i più deboli a pagare.
Inoltre non condividono:
-né il metodo con cui si è completamente ignorata ogni loro nota di richiesta
-né il merito per la mancata ricerca di una soluzione, in via breve, rispettosa dei diritti delle persone con disabilità , delle loro famiglie e delle persone che per lavoro si occupano di loro.
Occorre un grande segno di civiltà: risolvere immediatamente il problema per evitare di mettere ulteriormente in sofferenza chi già vive una condizione di oggettiva difficoltà.