Processo “Sexy gate”. La difesa chiama a testimoniare l’ex parlamentare dell’UdC, Peppe Drago. Poco prima la zia della parte offesa aveva confermato che l’amica e madre dei due imputati le aveva chiesto, a titolo personale, un prestito di tremila euro, la stessa somma trovata in tasca a Massimo Arrabito al momento dell’arresto. Stessa cosa aveva detto Carolina Arrabito, nella precedente udienza. Si tratta del processo all’operazione denominata “Sexy/gate”, eseguita dalla Guardia di Finanza, e che vede i germani modicani Bruno e Massimo Arrabito, difesi dagli avvocati Carmelo Ruta e Ignazio Galfo, accusati di estorsione aggravata e continuata nei confronti di Guglielmo Piccione, un imprenditore sciclitano. Il processo ha assunto un valore particolare quando l’avvocato Galfo ha chiesto in udienza ufficialmente l’escussione dell’ex parlamentare, vecchio amico di Bruno Arrabito, già convocato ma contumace tanto che i giudici hanno disposto l’accompagnamento coattivo per il prossimo 6 dicembre. Nella vicenda fu implicato anche Francesco Statello, già condannato con l’abbreviato. In precedenza Bruno Arrabito, aveva smontato il castello accusatorio “disegnando” la figura del suo accusatore come una sorta di dottor Jeckill e mister Hyde, “sposato, con un’amante fissa da circa trent’anni e una serie di avventure, l’ultima, motivo della rottura del loro rapporto fraterno che porto’ all’indagine. Le fiamme gialle sequestrarono un Cd che lo stesso Arrabito consegnò dov’erano registrate immagini delle prestazioni sessuali della parte civile. “Mi aveva detto di tenerglielo perchè nel suo ufficio il computer era utilizzato da parecchie persone e a casa il figlio era molto esperto”.
Modica, processo “Sexygate”. Chiamato quale teste della difesa Peppe Drago
- Ottobre 26, 2013
- 9:40 am
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