“Il problema della sicurezza sul lavoro, a Modica e dintorni, è ancora oggi troppo sottovalutato.” Questa la grave denuncia del Segretario provinciale di tre delle maggiori federazioni sindacali della Confsal, Giorgio Iabichella. “La cosa ancor più grave e’ che viene minimizzato proprio dai lavoratori stessi che, pensando di saper far bene il proprio mestiere, non utilizzano, spesso e volentieri, i dispositivi e le misure di precauzioni previste dalla normativa (D.L. 81/2008, D.L. 106/2009 e succ.).”
“Inoltre si è palesata, in occasione della mia ultima denuncia in tema di sicurezza sul lavoro (potatura degli alberi di Corso Umberto I° a Modica) un’ignoranza collettiva molto preoccupante, oltre che l’indifferenza preoccupante delle Istituzioni.”
“Tra i commenti che ho avuto modo di leggere ed ascoltare – asserisce il sindacalista della Confsal – vi è gente che (addirittura un commerciante) afferma “sono i lavoratori che sanno come fare il loro mestiere!”, non oso immaginare – commenta Iabichella – in che condizioni lavorino i suoi dipendenti.”
“Un commento esemplare, invece, – continua Iabichella – e’ quello di Raimondo Caschetto che interpreta la mia richiesta di sicurezza sui posti di lavoro come “solo burocrazia “vomitevole” fatta di carte e spese inutili.” “Altri cittadini ritengono che le leggi in materia di sicurezza siano formali e del tutto inutili ai fini della vera sicurezza.”
“Purtroppo gli incidenti sul lavoro accadono sempre più frequentemente.Vedi gli ultimi gravi incidenti (alcuni dei quali mortali), accorsi nelle ultime settimane a contadini che lavoravano nelle campagna modicane.”
“Di certo non possiamo generalizzare ma pare assodato che molti incidenti sul lavoro avvengono per la totale assenza delle misure contemplante dalla normativa.”Iabichella lancia quindi un appello a tutte le aziende, pubbliche e private, nonche’ ii lavoratori che, seppur padroni del proprio mestiere, dovrebbero, sempre secondo il sindacalista della Confsal, umilmente ammettere di essere sempre in balia di errori altrui o di rotture accidentali, che di certo non dipendono dalla propria esperienza o bravura, e chiedere il rispetto di una normativa studiata per il bene dei lavoratori. “Pensare che a noi non potrà mai accadere nessun incidente sul lavoro, e’ cosa molto stupida e superflua.”