INIZIATO IL 35° CORSO DI FORMAZIONE PER I VOLONTARI OSPEDALIERI. L’ASP RAGUSA A FIANCO DELL’ASSOCIAZIONE.

aspragusaAlla presenza di una sala stracolma di partecipanti ieri, 4 novembre, è iniziato il 35° corso di formazione base per i nuovi volontari e di aggiornamento. AVO, Associazione Volontari Ospedalieri, rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario: può fare parte di questa associazione chiunque abbia il desiderio di mettere al servizio degli ammalati degenti negli ospedali parte del proprio tempo. Nata nel 1975, AVO di Milano, questa associazione è presente in tutte le più importanti strutture ospedaliere, grazie all’impegno e alla dedizione dei volontari. Infatti l’associazione è estesa, su tutto il territorio nazionale, con 254 città e in 496 ospedali, si contano circa 30.000 volontari che donano ogni anno oltre quattro milioni di ore di servizio gratuito.
“L’ammalato desidera avere qualcuno che lo accolga e lo ascolti, l’ascolto è una virtù fatta di umiltà attenzione, intelligenza, ma soprattutto di amore.” Le parole dette dal presidente onorario AVO di Ragusa, Gaetano Trovato nella brochure di presentazione. La presidente dell’ AVO di Ragusa ha aperto i lavori, ringraziando i numerosi partecipanti “la vostra presenza mi riempi di gioia, perché testimonia che il ruolo che svolgiamo nei reparti è di grande aiuto e sostegno per le persone malate. Con oggi inizia un altro percorso formativo che vedrà, alla fine, un altro gruppo di volontari motivati e preparati per dare aiuto e conforto.”
Il Commissario Straordinario, arch. Angelo Aliquò non è potuto essere presente perché impegnato nella seduta del Consiglio Comunale di Scicli, ma ha fatto pervenire un suo messaggio: “Il vostro servizio assicura una presenza amichevole, perché offre ai malati, durante la loro degenza, ai loro familiari, il calore umano, ascolto, compagnia: un aiuto per lottare contro la sofferenza della malattia e della solitudine.
Inoltre, l’AVO non sostituisce chi già lavora nelle strutture, ma collabora per la migliore umanizzazione delle strutture stesse ponendo il ricoverato al centro di ogni nostra attività.”
Intervenuta anche la presidente del Comitato Consultivo Aziendale, per ribadire che “il volontariato non ha bisogno di spazi dedicati, di luoghi ad hoc per esprimersi. Tanto è vero che vediamo volontari efficacemente all’opera sia in istituzioni pubbliche come le carceri o gli ospedali sia in strutture private quali le cliniche private o altri tipi di impresa. Ma non c’è dubbio che il ruolo dei volontari dell’AVO, negli ospedali, assume un ruolo determinate nel dare conforto ed amore ai chi soffre.”
Anche Padre Giorgio Occhipinti, con la sua presenza ha dato testimonianza del rapporto di collaborazione che svolge, come cappellano dell’ospedale “Civile”, assieme ai volontari dell’AVO, giorno dopo giorno.
Infine il dott. Vincenzo Trapani ha iniziato la prima lezione con un argomento significativo “Assistenza ospedaliera ed Umanizzazione”.

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