Dopo cinque ore e un quarto di lavori, il consiglio comunale di Modica ha approvato, a maggioranza, il piano triennale delle Opere pubbliche 2013/2015. La seduta, quindi, è stata sciolta. Presenti 21 consiglieri il Presidente del consiglio comunale apre la seduta annunciando una conferenza di servizio per verificare la tenuta della question time nelle sedute di rinvio.
Il consigliere Andrea Rizza, che aveva presentato un’interrogazione, ritiene che queste riguardano problematiche cittadine che vanno risolte. Se l’interpretazione di un regolamento è utile ad allungare i tempi e non dare soluzione ai problemi è un errore nei confronti della città e dei cittadini. A tesi contraria è favorevole, ma ha dubbi sulle interpretazioni. Il presidente introduce il punto relativo all’approvazione del Piano triennale delle OO.PP. 2013/2015.
La delibera è corredata dai pareri necessari compreso quello positivo a maggioranza della commissione urbanistica condizionato ad alcune anticipazione di opere pubbliche rispetto all’elenco adottato dalla giunta.
Il piano triennale viene illustrato dal Vice Sindaco, Giorgio Linguanti, che ritiene che il documento di programmazione è stato rifatto rispetto a quello già adottato.
E’ il frutto di una ricognizione di opere sulle quali hanno avuto priorità quelle cantierabili. Il resto tutti quei progetti dotati di un preliminare al fine di evitare il libro dei sogni. Tra queste opere andranno in gara la ristrutturazione dell’ Asilo Nido, il centro anziani di frigintini,e la rotatoria Dente Crocicchia.
Il consigliere del PD, Ivana Castello, suggerisce delle soluzioni sulla scorta di una ricerca di documenti che ha appurato non sono copie conformi all’originale in quanto non siglati dal sindaco, dall’assessore anziano, etc. Si possono profilare reati penali. Per avere le copie conformi all’originale si devono pagare dei diritti. Quindi si è costretti lavorare su copie non genuine e invita il sindaco ad intervenire. Poi denuncia il fatto che sulle delibere non ci sono gli allegati. Nella delibera del Piano triennale si citano degli allegati il cui elenco non è stata fornito. Sull’opera relativa alla riqualificazione del centro anziani di frigintini per un ammontare a 400 mila euro che comprende gli ottanta mila euro come somma di cofinanziamento da parte dell’ente con un impegno che si ritrova su due capitoli di bilancio diversi frutto di residui di mutui dove sono state caricate, peraltro, anche le somme relative al cofinanziamento dell’asilo nido. Ritiene che la cosa non è chiara e chiede di fare piena luce su questo. Rileva altresì anche incongruenze sugli impegni relativo al contratto di quartiere.
Il consigliere Concetto Puccia rileva che quanto deciso nella precedente delibera è stato cancellato. L’amministrazione ha cambiato rotta non condividendone il metodo. Tutte le opere proposte che sono il frutto delle indicazioni di cittadini sono state escluse. Chiede di sapere al Sindaco quali sono stati i criteri con i quali si è deciso il piano programmatico delle opere pubbliche che elimina opere importanti per il turismo, per la viabilità come la strada che porta al parco di Mangiagesso. Perché è stata inserito l’ammodernamento della Pozzo Cassero – Passo Parrino e non altre strade. Si potevano trovare altre soluzioni importanti per il nostro territorio come l’allungamento della Via Muzio Scevola con la strada che porta alla piscina comunale che peraltro aiuterebbe a far defluire il traffico nella Via Sacro Cuore.
Il consigliere Andrea Caruso ritiene di condividere le riflessioni del consigliere Castello in quanto i consiglieri, soprattutto di opposizione, devono lavorare su atti conformi. Il piano precedente, rispondendo a Puccia, era un libro dei sogni; quello di adesso è più pratico perché ci sono opere fattibili in tempi ragionevoli. Il Presidente Garaffa ritiene essenziali le riflessioni dei consigliere Castello e Caruso di cui bisognerà farsene carico.
Il consigliere Carmelo Cerruto del PD valuta quello a suo tempo adottato non è un libro dei sogni perché è stato redatto secondo le norme vigenti: inserire opere che sono funzionali alle esigenze della collettività. La mancanza di fondi ha svuotato di contenuto l’idea. Ritiene che si possono proporre opere da parte dei singoli consigliere poi sarà la maggioranza a fare le scelte. Chiede del perché sono state disattese le opere di illuminazione, smaltimento acque piovane in c/da Scardacucco; progetto di allargamento strada di collegamento della Piano Ceci – Mangiagesso, smaltimento acque piovane in Via Orazio Pluchino e adeguamento della rete idrica di c/ da Dente sulle quali chiederà l’inserimento con un emendamento.
Il codice degli appalti impone una revisione della conformità delle opere pubbliche alla realtà urbanistica della città e dal piano non si evince questo: vale a dire un parere di conformità su ogni singola opera che si vuole realizzare. Chiede che il punto possa essere illustrato.
Il consigliere Tato Cavallino ritiene che l’amministrazione ha adottato un piano che non tiene conto delle scelte adottate in precedenza. Non ha inteso quale futuro l’amministrazione immagina la città. Oggi sembra continuare sulla linea del libro dei sogni. Non si capisce perché sono state annullate opere della zona Dente. Quale le logiche politiche che hanno determinato queste esclusioni. Si dichiara d’accordo sulle denunce fatte dal consigliere Castello. Il consigliere ha il diritto dovere di avere le carte per poter fare quell’azione di controllo che deve garantito dalla segreteria generale. Il presidente del consiglio Garaffa si farà carico di questa questione in uno con il segretario generale.
Il consigliere Piero Covato rileva che dal sito del Comune tutto può dedursi e ottenibile. Il problema del piano triennale è la fonte di finanziamento nel senso che bisogna muoversi sulla scorta delle risorse disponibili. Con la Cassa depositi e prestiti non si possono contrarre mutui, non c’è uno staff capace di intercettare fondi europei. Lo scopo è comunque quello di passare dal libro dei sogni a quello della concretezza.
Il consigliere Andrea Caruso rileva che anche in questo piano ci sono sogni relativi ad opere da tempo inserite da consiglieri della passata legislatura senza alcuna concretezza, visto che manca alcun tipo di progetto.
Al consigliere Carmelo Cerruto gli suona strana l’affermazione del consigliere Caruso in quanto l’inserimento delle opere necessita di almeno un elaborato: chiede chiarezza anche su questo.
Il consigliere Giovanni Scucces del Pdl in coerenza con quanto fatto nel passato il piano triennale presenta delle idee ma bisogna essere pratici nelle scelte. In sede di commissione sono stati rilevati degli emendamenti che possono essere ripresi. In Viale Medaglie D’oro ci sono due progetti inseriti: area a verde e una scuola. Bisogna fare chiarezza
Si investa nella scuola e si faccia una sola opera. Una soluzione andrebbe trovata per i pozzi trivellati con alcuni progetti stralcio come quello di c.da Raddusa che alimenterebbe il Pozzo di Michelica. Basterebbero ottanta mila euro. Altro suggerimento era il collegamento con la Via Muzio Scevola con la piazzetta con la Piscina. Circa cento metri per un importo di cento mila euro. Si migliorerebbe la viabilità in tutta l’area della Sorda. Il piano triennale deve essere di tutta la città e non solo della maggioranza e la invita a recepire gli emendamenti.
Il consigliere Michele Colombo di Territorio non si scandalizza delle scelte fatte. Ogni amministrazione li fa. I revisori dei conti fanno rilievi sul finanziamento delle opere e pongono dubbi sulle entrate, tutte a carico del bilancio.
Ci sono finanziamenti per opere inesistenti che creano danni erariali, sostiene la nota dei revisori dei conti. In queste condizioni non si può approvare il piano triennale. Bisogna fare una nuova ricognizione per vedere cosa veramente fare e non creare danni a cominciare da ciò che riguarda il pregresso.
Il consigliere Andrea Caruso giudica che ogni singola opera dovrebbe essere accompagnata da una relazione che ne spieghi la scelta con valutazioni che ne indicano l’utilità del finanziamento. Questo potrebbe significare che non c’è il dato della necessità. Le tabelle del piano triennale sulla progettazione di ogni singola opera non sono complete non dando il quadro generale e quindi non c’è contezza sulla definizione della progettazione.
Il Sindaco, Abbate, il piano triennale di questa amministrazione. Un piano chiaro nei confronti dei cittadini con serietà e trasparenza. All’analisi dell’ottava opera inserita sono finite le nostre ricerche con disappunto del primo cittadino che avrebbe voluto fare molto di più. Il comune non ha un parco progetti, dimostrazione di non programmazione. Questo è grave. Si è voluto fare chiarezza e pulizia. Se in alcuni quartieri non ci sono opere e perché nessuno ha mai pensato di fare un progetto per cui questa amministrazione non può farci nulla come la Dente – Crocicchia. La sicurezza degli alunni e quella delle strade sono per il Sindaco le priorità. Non si scrivono opere senza programmarle e realizzarle. Questo è quello che ha bisogno questa città. L’atto è tardivo, ma è doveroso farlo. A gennaio si comincerà a lavorare sul nuovo piano con finanziamenti interni ed esterni al bilancio di questo comune. Si è intrapresa una lotta all’evasione fiscale con grandi margini di miglioramento: le somme destinate per le opere pubbliche.
Rivendica scelte a favore della collettività e non personale. I consiglieri di maggioranza appartengono a diversi quartieri della città e quindi hanno la sensibilità di indicare, nel complesso, esigenze di tutto il territorio. Sono state tolte dalle opere, come la scuola S.Marta, che sarà ammodernata e messa in sicurezza, in cui si perdevano i finanziamenti.
Il mercato ortofrutticolo sarà trasferito e l’area sarà a verde con servizi. Per l’ex Foro Boario si sta cercando il finanziamento per riqualificare l’area e non si faranno costruzioni ne l’asilo nodo sull’alveo di Via Fontana, che saranno consolidati.
Come si fa poi a tenere ferma la realizzazione dei lavori dell’asilo nido di Via Muzio Scevola quando c’erano i fondi e il centro anziani di frigintini? I progetti saranno realizzati. Annuncia di avere le idee chiare sui progetti da realizzare: le opere si prendono dal preliminare e saranno seguite sino alla realizzazione. Anche i due progetti ceduti dalla provincia al comune (vedi allargamento della Pozzo Cassero – Passo Parrino) saranno portati a termine. Sul prolungamento della Via Muzio Scevola sarà fatto con le manutenzioni. Sui pozzi trivellati ritiene che il territorio ne è pieno. Sarebbe necessario acquisirne alcuni e alimentare così i serbatoi. Sulle rampe di contrada Caitina c’è una priorità. Sarà fatto il progetto esecutivo e andare così in appalto. Si interverrà sul problema delle acque bianche in Via Gianforma e il prossimo anno sarà adottato un criterio di intervento sulle sicurezza delle strade e quindi sullo smaltimento delle acque bianche. Sul giudizio dei revisori dei conti, tardivo, il Sindaco ritiene che si riferisce al bilancio di previsione e non già al piano triennale delle opere pubbliche. Doteremo il comune di un piano triennale a prescindere da dove le opere sono state individuate; escluse quelle dove non c’è neanche un preliminare. Il preliminare e il computo metrico devono essere le premesse per avviare la realizzazione di un’opera. Il consigliere Andrea Caruso chiede al segretario generale chiarezza sulla legittimità e la procedura seguita per la redazione dell’atto in riferimento al parere dei revisori conti. La replica del segretario generale si limita a dire che è nel parere del PO dei lavori pubblici in termini di conformità urbanistica delle opere per il 2013 all’interno della delibera.
Sula nota dei revisori dei conti il segretario ribadisce che per lei è prioritario il controllo dei conti e della contabilità fatto in modo sereno e rigoroso. Le note, ben cinque, dei revisori sono nella sua attenzione La parte finale della nota non l’ha condivide e in particolare quando si parla di danni erariali. Gli atti sono fatti in modo trasparente perché è la legge che lo impone. Il segretario assumerà informazioni per dare un quadro dettagliato della situazione che deve essere imparziale e indirizzato ai collegio dei revisori per rassicurarlo.
Il consigliere Ivana Castello ribadisce che ci sono delibere con impegni di spesa inesistenti e da qui la nota dei revisori. Il segretario chiarisce che si tratta di un piano di programmazione che compete al consiglio e bisogna indicare in via generica la fonte di finanziamento. Quando le opere cominciano a realizzarsi va fatto l’impegno contabile, al momento cioé del bando di gara. Non ci si pone il problema del capitolo nel piano triennale. L’atto in cui si dovrà impegnare la somma è quando l’opera va in appalto con indicazione precisa.
IL consigliere Giovanni Scucces chiede una sospensione dei lavori per dei chiarimenti con il segretario. Sospensione accolta. All’appello sono presenti 26 consiglieri. Inammissibile un emendamento in quanto sono assenti le fonti di finanziamento delle opere proposte (quelle di zona Dente) e l’anno in cui vanno inseriti. Congrue poi le conformità al Prg sulle scelte fatte per il piano triennale.
Il consigliere Tato Cavallino valuta che l’amministrazione comunale avrebbe potuto ritirare il punto per articolarlo meglio. Nel parere dei revisori dei conti non c’è corrispondenza di entrata e di uscita per le opere che si intendono finanziare. Non si capiscono da dove vengono prese le somme in carico all’ente. Dichiara il voto negativo. Il consigliere Piero Covato rivendica la serietà dell’atto posto in essere dall’amministrazione. Chi voterà contro sarà contro gli interessi della Città. La maggioranza lo voterà responsabilmente. Il consigliere Ivana Castello non condivide le affermazioni del segretario generale in ordine alle prerogative del consigliere sul piano triennale (non curarsi delle fonti di finanziamento al momento, ma solo delle opere) che intende conoscere sul piano normativo. Il suo voto e contrario. Favorevole quello di Andrea Caruso il cui voterà l’atto. Il consigliere Michele Colombo ritiene che per il centro anziani di frigintini e su altre opere ci sono rilievi dei revisori dei conti e il suo voto sarà negativo. Il consigliere Lorenzo Giannone annuncia il voto favorevole perche il piano ha opere cantierabili. Il consigliere Massimo Puccia giudica che la mano tesa dell’opposizione non ha sortito effetti. Ribadisce la sua posizione per le argomentazioni già rese in precedenza e annuncia il voto contrario perché le scelte sono quelle della maggioranza e per la città. Il consigliere Giovanni Scucces del Pdl presenta l’emendamento relativo agli inserimenti del pozzo di c.da Raddusa, del prolungamento di Via Muzio Scevola e dell’area a verde nel mercato ortofrutticolo indicando la fonte di finanziamento nel bilancio comunale.
Il consigliere Andrea Rizza non riscontra molta chiarezza sulle scelte ma dichiara la sua astensione.
Il segretario generale ribadisce che il piano triennale delle opere pubbliche necessità solo di una fonte di finanziamento; non necessita la indicazione dei capitoli soprattutto quando hanno una copertura di bilancio che va, però, individuata quando si è in fase di realizzazione dell’opera.
Si passa alla votazione dell’emendamento presentato dall’amministrazione.
Si tratta di un intervento tecnico dell’assessore ai Lavori Pubblici, fatto proprio dalla commissione urbanistica ovvero l’ anticipazione al secondo anno dell’opera individuata al n° 90 “Realizzazione delle opere idrauliche per la protezione di via Sant’Elena, Pietre Nere, Cava Ispica”, aggiornamenti degli importi delle opere individuati ai numeri: completamento della scuola elementare “R. Poidomani”, realizzazione dell’impianto termico della scuola elementare “Santa Marta”; completamento della scuola “E. De Amicis” e ancora l’inserimento dell’opera denominata “Adeguamento degli edifici scolastici alle norme di prevenzione incendi scuola S.Marta”.
L’emendamento ai voti viene approvato a maggioranza favorevoli venti e sei astenuti.
Sull’emendamento proposto da Scucces oggi non c’è parere e quindi non viene ammesso.
Il consigliere Giovanni Scucces si dichiara risentito perché in commissione l’emendamento era stato accolto; quello che succede è molto strano. Il Presidente della commissione Stracquadanio dichiara che il consigliere Scucces non ha presentato un emendamento ma bensì delle idee. Per protesta il consigliere Scucces abbandona l’aula.
Il consigliere Piero Covato riferisce che il Sindaco ha assunto impegno per fare quelle opere visto che la somma prevista è sotto cento mila euro e quindi non rientrano nel piano triennale. Il consigliere Tato Cavallino stigmatizza il comportamento della commissione che non ha dato le giuste comunicazioni al consigliere Scucces sulla non proponibilità dell’emendamento.
Il consigliere Andrea Rizza componente della commissione urbanistica ribadisce che il consigliere Scucces ha dato un voto condizionato in riferimento alla sua proposta fatta in commissione.
Ai voti il piano triennale delle opere pubbliche 2013/2015 viene approvato a maggioranza, favorevoli 18, contrari 7.
Viene votata l’immediata esecuzione con la stessa votazione. La seduta a questo punto viene sciolta.